Aehra, la startup fondata da Hazim Nada e Sandro Andreotti, porterà una grande novità per quanto riguarda la produzione di auto elettriche in Italia: nei prossimi i anni aprirà infatti una nuova fabbrica di auto elettriche a Mosciano Sant’Angelo in provincia di Teramo (Abruzzo), nel cosiddetto “distretto abruzzese del carbonio“.
L’annuncio è stato dato in una conferenza stampa a cui ha partecipato anche il presidente della regione, Marco Masilio, il quale ha parlato di come il distretto abruzzese stesse vivendo un periodo di crisi nera per il fallimento della ATR Group S.r.l di Colonella, importante azienda che produceva telai in fibra di carbonio per auto.
Le auto prodotte da Aehra
Nella nuova fabbrica nasceranno i SUV e le berline che la startup ha presentato tra il 2022 e il 2023, la Aehra SUV e la Aehra Sedan. I due modelli di auto sono davvero molto simili nella meccanica e nelle linee: A queste ultime ci ha messo mano anche Filippo Perini, designer che ha avuto esperienza in altre aziende automobilistiche come Lamborghini e Italdesign.
L’unica differenza tra le due starebbe invece nell’altezza dell’assetto. Entrambe dovrebbero avere un’autonomia massima di 800 chilometri e delle mosse da powertrain equivalenti a 800 CV. I pressi di partenza sono tutt’altro abbordabili, visto che sono entrambe auto di lusso: Si parla infatti di un prezzo di listino equivalente a 150 mila euro (quasi 110 mila euro in più di una Tesla Model 3).
Il co-fondatore di Aehra, Sandro Andreotti, ha dichiarato che le forniture della fabbrica saranno in loco. Infatti stanno già stanno lavorando con aziende abruzzesi sia per la fornitura (specialmente di carbonio) che per la progettazione.
La fabbrica sarà inaugurata nel 2026, e secondo diverse stime, essa darà lavoro a circa 500 persone avrà la capacità produttiva massima di 25000 auto all’anno. L’investimento totale sarà invece pari a 540 milioni di euro: 60 milioni solo per la costruzione della fabbrica e i restanti per delle “linee produttive di ultima generazione”. In futuro saranno aggiunti altri 350 milioni di euro per la ricerca e lo sviluppo.
