Giovedì è terminata la seconda stagione dell’ anime di The Ancient Magus’ Bride, che ha chiuso l’arco del college. Con la conclusione dell’anime è ripresa anche la serializzazione del manga, che ha cambiato non solo rivista, ma anche editore. Fin dal debutto la serie è stata pubblicata da Mag Garden, mentre ora a occuparsi della serializzazione è Bushiroad, che ha deciso di rendere i nuovi capitoli disponibili in tutto il mondo con una traduzione inglese ufficiale realizzata in maniera controversa.
Bushiroad ha affidato la traduzione a Mantra, azienda che si occupa di traduzioni fatte con l’intelligenza artificiale. Lo stesso accadrà anche per lo spin-off della serie, Ghost and Witch. Secondo quanto riportato dall’account X/Twitter ufficiale della serie, le traduzioni saranno comunque controllate e corrette da traduttori professionisti, quindi tutto il processo non sarà fatto fortunatamente con le AI.
Nel post viene spiegato che finora il manga ha subito danni dalla pirateria e dalle traduzioni inglesi illegali, e che iniziative come queste hanno avuto un grande impatto sulla riduzione della pirateria, come dimostrato dagli esperimenti di Shueisha. Bushiroad e Mantra hanno poi confermato che ci sono piani per aggiungere anche un’uscita simultanea in cinese semplificato.
Cosa succederà ai volumi di The Ancient Magus’ Bride
The Ancient Magus’ Bride ha iniziato da poco il suo terzo arco narrativo, Shishigari (o Caccia alla bestia). Sia la serie che lo spin-off Ghost and Witch sono stati in pausa dallo scorso 12 marzo. Con il cambio di editore, dovrebbe essersi complicata anche la questione dei diritti per la pubblicazione estera dei volumi cartacei.
Bushiroad ha parlato di questa questione, dicendo che se ci saranno offerte dagli editori, esse saranno prese in considerazione, ma le pubblicazioni continueranno come prima soltanto se saranno rispettate alcune condizioni. In Italia il manga viene pubblicato dalla casa editrice Star Comics.
I fan non hanno accolto la notizia con grande entusiasmo, visto che sembra tanto una manovra per non pagare per bene i traduttori. Molti sono convinti che quest’operazione avrà un effetto contrario a quello sperato, e invoglierà le persone a cercare le traduzioni illegali piuttosto che quelle ufficiali.