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Starlink di Elon Musk cerca spazio nei progetti della Banda Ultra Larga in Italia

Elon Musk, il noto imprenditore al comando di SpaceX, X, e Tesla, sta esplorando opportunità in Italia per implementare le attività di Starlink, la sua unità di business satellitare. Rappresentanti italiani di Starlink hanno intensificato i contatti con istituzioni chiave, tra cui la presidenza del Consiglio, il Dipartimento per la trasformazione digitale e il ministero delle Imprese e del made in Italy. Il loro obiettivo è verificare la possibilità di partecipare ai progetti di diffusione della banda ultralarga attraverso i servizi di connessione internet via satellite.

Contatti strategici

I rappresentanti di Starlink stanno anche interagendo con Open Fiber, la concessionaria statale per la copertura ultrabroadband delle aree bianche, e con Tim, aggiudicataria insieme a Open Fiber della gara del Pnrr “Italia a 1 Giga”. La strategia è quella di integrare la tradizionale copertura in fibra ottica o fixed wireless access, offrendo i servizi di Starlink. Anche un incontro con i dirigenti di Tim è in programma.

Tuttavia, le regole di concessione e aggiudicazione del governo rendono il tentativo di Starlink complesso. Nonostante ciò, l’azienda si propone di arricchire la copertura già prevista da Open Fiber e Tim.

SpaceX, decollo Starship

Conversazione con il governo italiano

A fine novembre, Elon Musk ha avuto una conversazione telefonica con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, durante l’evento di Atreju, la festa di Fratelli d’Italia. Urso ha dichiarato che la conversazione ha toccato vari temi, inclusi lo spazio e le nuove tecnologie di frontiera.

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Starlink in Italia

Starlink offre già servizi di internet via satellite in Italia, con opzioni differenziate per case, aziende e imbarcazioni. La costellazione di satelliti di SpaceX, la più grande al mondo, fornisce la base per questo servizio, sfruttando l’orbita terrestre a bassa quota.

Ostacoli e considerazioni

Tuttavia, alcune cautele sono necessarie. Durante il conflitto in Ucraina, il servizio di Starlink è stato utilizzato e recentemente offerto alle ONG attive a Gaza da Musk. Tuttavia, fino ad oggi, il servizio ha limiti prestazionali che potrebbero renderlo inadatto al progetto “Italia a 1 Giga”, che richiede coperture di almeno 1 gigabit al secondo.

Per le aree bianche, cioè le aree considerate a fallimento di mercato, potrebbero sorgere difficoltà legate ai vincoli prestazionali e giuridici. Mentre in alcune aree remote l’internet via satellite potrebbe essere considerato, rimane da valutare la natura della concessione di Open Fiber, in quanto l’infrastruttura è di proprietà pubblica e richiederebbe integrazione con un sistema satellitare privato e tecnologie extra Ue.

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Prospettive future

A livello europeo, il sottosegretario della presidenza del Consiglio per l’Innovazione, Alessio Butti, ha sollecitato una maggiore attenzione alle tecnologie satellitari. La proposta di Butti è che il governo dialoghi con i principali player anche in prospettiva futura.

In conclusione, mentre Starlink cerca di ampliare la sua presenza in Italia, ci sono sfide da affrontare sia a livello normativo che prestazionale. Tuttavia, il dialogo con il governo e gli operatori del settore potrebbe aprire nuove opportunità per l’evoluzione della connettività in Italia.

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Tommaso Felici

Tommaso Felici

Sono veramente euforico

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