Una revisione sostanziale delle norme assicurative in Italia introduce obblighi estesi per i proprietari di veicoli a motore. A partire dal 23 dicembre 2023, una nuova regolamentazione richiede che tutti i veicoli, indipendentemente dal loro stato di utilizzo, siano assicurati per la responsabilità civile. Questo articolo esplora i dettagli, le eccezioni e le implicazioni di questa nuova normativa.
La nuova legge, attuando una direttiva europea del 2019, estende l’obbligo di assicurazione RC Auto a tutti i veicoli a motore, compresi quelli fermi o parcheggiati in aree private chiuse. Questo cambiamento elimina la distinzione precedente che escludeva i veicoli non in marcia o in sosta su strade o aree non accessibili al pubblico.
La decisione trae origine dalla sentenza Vnuk della Corte di Giustizia Europea nel 2014, la quale ha stabilito che ogni mezzo deve essere assicurato, anche se custodito in un’area privata. L’idea di fondo è che l’uso del veicolo va oltre la circolazione attiva, includendo anche la sosta. L’obbligo di assicurazione si estende quindi anche ai veicoli utilizzati esclusivamente in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni.
Auto e moto in eccezione dall’obbligo assicurativo
Nonostante l’obbligo generale, sono previste alcune eccezioni. Non devono essere assicurati i veicoli che non circolano più, ad esempio a causa di demolizione, esportazione, ritiro o perché non idonei all’uso come mezzo di trasporto, come nel caso di veicoli privi di parti essenziali come il motore. Tuttavia, è necessario comunicare formalmente alla compagnia assicurativa lo stato di questi veicoli.
La legge prevede la possibilità per i proprietari di sospendere temporaneamente la copertura assicurativa in determinate circostanze, con comunicazione preventiva all’assicuratore. Questa sospensione può essere prorogata più volte, ma non può eccedere i dieci mesi (undici per i veicoli storici) nell’anno di validità della polizza.
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Le sanzioni per la mancata assicurazione includono una multa di 866 euro, riducibile a 606,20 euro se pagata entro cinque giorni, oltre alla decurtazione di punti dalla patente, al sequestro del veicolo e al ritiro della carta di circolazione.
