Yoshiyuki Tomino è una persona che non ha bisogno di presentazioni, essendo il regista e creatore di molti classici dell’animazione giapponese come la primissima serie del franchise di Mobile Suit Gundam. Negli ultimi anni l’ottantaduenne ha lavorato a dei film riassuntivi della sua ultima serie, la non proprio apprezzata Mobile Sui Gundam Reconguista in G, ed ha fatto alcune uscite controverse contro prodotti come your name., L’attacco dei Giganti e Demon Slayer.
Gli anime finiranno per diventare come i film Disney?
In una recente intervista per il giornale giapponese Toyo Keizai intitolata “Il boom degli anime è al suo picco” (tradotta da fullfrontal.moe), Tomino ha parlato del fatto che l’industria degli anime stia vivendo una sua epoca d’oro proprio in questi anni. Nonostante si sia dimostrato grato per questo, ha espresso anche alcune sue preoccupazioni riguardo un suo possibile declino.
Il regista non è infatti convinto che questa epoca d’oro possa durare ancora a lungo, e pensa che tra 5 o 6 potrebbe iniziare un potenziale declino dell’industria. Tramite il trasferimento di Bandai Namco Filmworks (ex Sunrise) e in un nuovo edificio più grande e dove tutto viene realizzato in maniera digitale, ha espresso la paura che le future opere giapponesi possano essere come quelle prodotte dalla Disney, ossia dei “blockbuster senza alcuna personalità“. Da quando la Disney è passata a lavorare completamente in digitale, per lui sono stati realizzati soltanto film noiosi e deprimenti.
La soluzione proposta da Yoshiyuki Tomino
“Non penso che sia un buon ambiente in cui creare una nuova opera. In questo bell’edificio è tutto digitalizzato… Lo stesso vale per tutte quelle opere noiose prodotte dal sistema di produzione digitale della Disney“.
Il regista ha comunque una soluzione a questo possibile declino: i produttori devono fare molto di più per gli artisti, oltre a dargli più soldi. “La cosa più importante è che i produttori diano agli artisti un posto dove possano esprimere al massimo i loro talenti. Non è così semplice come spendere soldi e offrire giusto un piano di un grattacielo come luogo di lavoro“.