Nell’agosto del 2023, Twitch portò a termine un’indagine nella quale emerse come una grossa fetta degli streamers di CS:GO, ora divenuto CS2 (Counter-Strike 2), promuovessero siti di terze parti per l’apertura di casse con segmenti pubblicitari, codici per ottenere sconti e altro, ma soprattutto portassero come contenuto delle loro live quelle che comunemente vengono chiamate delle “gambling streams“, o meglio sessioni di gioco d’azzardo segnate dall’apertura delle casse di skin.
Aprire le casse su CSGO prima e su CS2 poi, può portare la stessa dipendenza dello giocare alle slot machine, rappresentando un problema, soprattutto per i giovani, sul quale vari Stati stanno cercando in tutti i modi di agire per arginarlo. Nel caso specifico di Twitch e del titolo Valve, proprio nell’ultimo mese estivo del 2023, questo tipo di contenuti e di pubblicità sono stati banditi dalla piattaforma, grazie al rinnovo delle linee guida sulla sicurezza degli utenti.
Twitch aveva chiarito come questo tipo di gioco d’azzardo, secondo le loro politiche, non fosse concesso sulla piattaforma, rinforzando questo concetto ancora di più con l’arrivo di nuove e più precise indicazioni al riguardo. Eppure il 2023 sta volgendo al termine e finora non sembrano esserci stati dei progressi per quanto riguarda questa problematica.
Nessun ban registrato su Twitch
A quanto pare i siti che promuovono l’acquisto di casse di CS2, così come gli sponsor e i contenuti dove vengono aperte le suddette casse, non sono di certo diminuiti sulla piattaforma streaming e, finora, non è stato ancora registrato alcun ban sugli streamers che regolarmente li inseriscono nelle loro live.
Nella sezione “Prohibited Gambling Content” delle linee guida, alla sezione delle domande più frequenti, viene posta la domanda riguardante la possibilità di sponsorizzare il gioco d’azzardo legato alle skin, come ad esempio quelle delle armi di CSGO. La risposta di Twitch è chiara e concisa: “No, la promozione o la sponsorizzazione del gioco d’azzardo legata alle skin dei giochi è vietata dalla nostra politica“.
Eppure i singoli streamer di Counter-Strike, così come addirittura coloro che organizzano i tornei sul titolo, continuano nelle loro attività come se il divieto non esistesse, promuovendo siti e codici sconto, mostrando al loro pubblico la loro apertura delle casse e addirittura utilizzando delle estensioni di Twitch stessa per vincere dei premi. La community si era dimostrata particolarmente soddisfatta dalle nuove linee guida, ma nulla sembra essere cambiato, dunque la domanda che si pongono è: Sarà distrazione, fraintendimento o semplicemente negligenza da parte della piattaforma?