Com’era prevedibile, Twitch ha ritrattato i suoi cambiamenti alle linee guida riguardanti la nudità in streaming. Tutto era partito a causa di un abuso di una zona grigia dei termini di servizio, per cui l’home page del sito era totalmente satura di donne in topless: famoso è l’esempio di Morgpie, attualmente bannata a tempo indefinito. Da qui, Twitch ha cercato di prendere provvedimenti, prima bannando temporaneamente chi stava sfruttando la situazione e poi modificando sostanzialmente alcune parti dei termini e delle condizioni.
Il focus di questa questione sono diventati proprio i TOS. Poco tempo fa, infatti, è stato cambiata la parte riguardanti la nudità durante le live streaming, rendendo possibile mostrare solo rappresentazioni artistiche di nudità, quindi genitali, seno e glutei, a patto di avere come tag Temi Sessuali durante la live. Questo, com’era prevedibile, ha scatenato un numero piuttosto massiccio di dirette esplicite, con anime, VTuber e artisti furry a guidare la conquista della categoria artistica. Questo ha portato la piattaforma a dover fare un passo indietro e a ripristinare la situazione.
Niente contenuti espliciti, nemmeno disegnati, dice Twitch
Come si pensava, il silenzio radio di questi giorni della piattaforma ha portato a un responso piuttosto scontato: “A partire da ora, tutti i contenuti sessualmente espliciti non saranno più accettati, a prescindere dal medium di divulgazione” si legge sull’articolo pubblicato in merito da Twitch stessa sul proprio sito.
Per anni, attraverso UserVoice e nelle conversazioni, abbiamo sentito dagli artisti che le nostre politiche sui contenuti erano limitanti. Nel realizzare questo aggiornamento, abbiamo cercato di rispondere a queste richieste e di consentire alla fiorente comunità di artisti su Twitch di utilizzare il corpo umano nella propria arte. Innanzitutto, vogliamo chiarire che alcuni streamer, in risposta a questo aggiornamento, hanno creato contenuti che violavano le nostre regole. […]
Tuttavia, la politica aggiornata consentiva anche una grande quantità di nuovi contenuti. Gran parte dei contenuti creati sono stati accolti con preoccupazione dalla comunità. Queste sono preoccupazioni che condividiamo. Riflettendoci, abbiamo deciso che siamo andati troppo oltre con questo cambiamento. Le rappresentazioni digitali della nudità rappresentano una sfida unica: l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per creare immagini realistiche e può essere difficile distinguere tra arte digitale e fotografia.
Infine, il team conclude con il rammarico di “non aver saputo prevedere la situazione corrente per quanto sia parte del nostro lavoro regolare e adattare il regolamento al servizio della community“. Insomma, mentre è sicuramente un dispiacere vedere questo genere di limitazioni, soprattutto per quanto riguarda il lato artistico, non era poi così difficile prevedere l’ondata di stream “not-safe-for-work” che ne sarebbero scaturite.
