Tra i tanti personaggi iconici della saga di Harry Potter c’è sicuramente anche Sirius Black, il famoso Prigioniero di Azkaban comparso per la prima volta sullo schermo nel 2004 nel film Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban. Tuttavia, dalle ultime parole di Gary Oldman, sembra che anche per il grande attore inglese interpretare questo mago sia stato un momento fondamentale della sua vita.
Durante una delle puntate più recenti del The Drew Barrymore Show, Oldman ha infatti raccontato molti retroscena della sua carriera e, tra questi, anche del modo in cui film come Harry Potter e Il Cavaliere Oscuro lo abbiamo salvato, soprattutto da un punto di vista economico.
Egli, in particolare, ha parlato di come sia stato scelto per interpretare Sirius Black in un momento molto difficile della sua vita, ovvero quando divenne padre single di due figli all’età di 42 anni. In quel periodo, racconta l’attore, c’era stato un forte cambiamento nella scelta delle location in cui si girava: per ragioni legate alle tasse si preferiva realizzare le pellicole in paesi come Ungheria, Repubblica Ceca e Australia. Perciò, Oldman non ebbe la possibilità di accettare una grande quantità di incarichi: egli doveva accudire i suoi figli e non poteva trasferirsi per mesi in un paese lontanissimo da casa.
Il ruolo fondamentale di Harry Potter nella carriera di Oldman
L’attore era dunque molto in difficoltà a livello economico, perché poteva prendere parte a pochissime produzioni. La situazione però cambiò nettamente quando venne scelto prima per interpretare Sirius Black e, anni dopo, per vestire i panni del tenente Gordon ne Il Cavaliere Oscuro di Cristopher Nolan.
Grazie a Dio venni scelto per Harry Potter. Te lo dico chiaro e tondo: sia Batman che Harry Potter mi hanno davvero salvato, perché mi hanno permesso di guadagnare il necessario, dandomi allo stesso tempo per stare con i miei figli.
Gary Oldman
In seguito, ha raccontato di come, per lo stesso motivo, sia stato difficile recitare all’interno de Il Cavaliere Oscuro. Il film veniva infatti girato negli Stati Uniti e l’attore, con il permesso di Nolan, volò avanti e indietro per ben 27 volte solo per tornare a casa dai suoi figli.
Un giorno ero in aereo e il giorno dopo giravo una scena. Per dare credito a Nolan, ha rispettato perfettamente la programmazione e mi ha permesso di stare a casa per tre giorni, tornare a girare per due, andare a casa per un weekend, tornare di nuovo per un giorno… Altrimenti, mi sarei sentito come se fossero cresciuti dalla loro tata.
Gary Oldman