Con dei leak su un presunto 24esimo film di Pokémon incentrato sul cast di Orizzonti, è giunto i momento di tornare a parare dei film del franchise, ponendo la lente d’ingrandimento sui film più sottovalutati (almeno secondo i mio parere). Molti hanno infatti ignorato diversi film, un po’ per la discesa di qualità degli stessi in seguito a picco visto in quarta generazione, un po’ perché molti non si sono trovati ispirati dagli ultimi usciti, che vedevano Ash vivere avventure in un universo alternativo.
Pokémon: Zoroark e il Re delle Illusioni
Partiamo con il tredicesimo film del franchise nonché il quarto e ultimo film della serie di Diamante e Perla. Inizialmente è stato annunciato come un film con protagonisti Lugia e Ho-Oh, visto che sarebbe stato basato sui remake di Oro e Argento, ma alla fine è stato un film che ha introdotto Pokémon della quinta generazione.
Rispetto ai precedenti film di Diamante e Perla, che costituiscono la prima vera e propria trilogia cinematografica dei film del franchise, questo film è quello forse meno considerato. Nonostante non sia sicuramente il miglior film della sua generazione, ha avuto molti bei momenti e ha presentato bene Zoroark, qui una madre che vuole fare di tutto per salvare il proprio cucciolo. Inoltre è molto figo vedere le versioni cromatiche delle tre bestie leggendarie contro il Pokémon Mutevolpe che si menano per le strade della città che fa da sfondo alle vicende raccontate.
Pokémon: Scelgo Te!
Il film per celebrare il ventesimo anniversario dell’anime, che all’epoca rappresentava una novità non indifferente: è stato il primo film a non essere ambientato nell’universo principale dell’anime. È in realtà un film molto semplice, essendo una sorta di remake della prima serie (di cui mantiene alcuni eventi chiave come la liberazione di Butterfree) ma senza Misty e Brock, che sono sostituiti da Amina e Sami, due allenatori dalla regione di Sinnoh (e Amina ha una madre terribilmente somigliante a una certa campionessa).
Scelgo Te! esplora più che altro il rapporto tra Ash e Pikachu, e introduce anche un’interessante cambio nella lore di Ho-Oh che lo lega al misterioso Marshadow. Da non sottovalutare anche per scelte interessanti come la scena onirica in cui Ash sembra ritrovarsi in un mondo dove i Pokémon non esistono. Inoltre potrebbe soddisfare tutti coloro che volevano che l’allenatore di Biancavilla rincontrasse il Ho-Oh.
Pokémon: In Ognuno di Noi
Sequel “diretto” di Scelgo Te! e primo film non prodotto completamente da OLM, In Ognuno di Noi continua a raccontare le vicende dell’Ash alternativo in una storia corale che strizza molto l’occhio alla seconda generazione. I personaggi sono la vera forza del film, in quanto tutti caratterizzati in maniera davvero interessante (ad esempio il bugiardone che poi forma un legame con un Sudowoodo, che però ha un buon cuore, soprattutto nei confronti della nipote).
Come nel precedente, ci sono anche scene che sembrano esplorare aspetti non sempre trattati nel mondo Pokémon. Nonostante ci sia Lugia, non è un film su di lui, che appare davvero pochissimo, e per la prima volta non c’è un vero e proprio antagonista.
Pokémon: I segreti della giungla
L’ultimo film del franchise uscito nonché l’unico di ottava generazione, è il culmine della “trilogia” iniziata con Scelgo Te!. Una sorta di Tarzan/Il libro della giungla in salsa Pokémon, con un ottimo focus sulle relazioni famigliari (anche quelle dove non c’è alcun legame di sangue o di specie) e sul rapporto uomo-natura. Un film che scalda il cuore grazie alle interazioni tra Koko e Zarude Dada, e per la prima volta abbiamo anche i dialoghi dei mon “tradotti” per far capire agli spettatori cosa dicono, senza far parlare il misterioso/leggendario di turno con telepatia o con le traduzione di Meowth,.
In giapponese ha inoltre un’ottima colonna sonora, con orecchiabili canzoni composte da Taiiku Okazaki, già cantante di diverse opening e ending originali di Sole e Luna (su Netflix lo potete pure trovare in lingua originale!).