Sono state svolte le prime audizioni preventive della neonata Commissione Algoritmi per l’impatto dell’AI sul mondo dell’editoria, guidata dall’ex presidente del Consiglio e della Corte Costituzionale, Giuliano Amato. Tra gli italiani c’è dello scetticismo generale, dato che si tratta di un argomento piuttosto delicato e molto importante per il futuro della tecnologia e della sua applicazione in diversi ambiti, con focus speciale sul mondo dell’editoria, e l’aver dato la guida di tale commissione a un 85enne senza un’istruzione adeguata in questo campo, potrebbe aver sminuito l’argomento, bollandolo come secondario.
Lo stesso Giuliano Amato ha chiarito che non sarà nei loro compiti quello di costruire un computer, cercando di dissipare alcuni dubbi sulla sua esperienza praticamente nulla nella tecnologia, ma decennale in ambito decisionale. C’è inoltre da comprendere che non sarà solo in questa commissione, bensì ne faranno parte altri esperti, 9 conosciuti (7 uomini e 2 donne), ma di cui soltanto Roberto Sommella ha lavorato nell’editoria, in quanto è l’attuale direttore di Milano Finanza. Gli altri esperti lavorano in ambiti come ingegneria informatica, etica delle tecnologie e dell’AI, diritto economico e altro.
Queste prime audizioni hanno portato diversi interlocutori a interagire con gli esperti e con Giuliano Amato, prendendo in analisi diversi temi, come ad esempio l’aiuto possibile dell’AI nel mondo dell’editoria, come impedire all’intelligenza artificiale di diffondere fake news a causa della sua mancanza di giudizio, quali posti di lavoro sono a rischio con l’avanzamento tecnologico, come distinguere un articolo scritto automaticamente da uno scritto da una persona e tanti altri. Argomenti complessi che però non hanno impedito al suo presidente di sdrammatizzare con alcune buffe dichiarazioni.
Giuliano Amato: “A me piacciono molto le patate”
Chi ha lavorato o sta lavorando a stretto contatto con Giuliano Amato, lo reputa un personaggio molto spiritoso, in grado di fare dichiarazioni spesso divertenti o un tantino fuori luogo, come lo strano parallelismo fatto durante una delle prime audizioni, dove ha preso parola per dichiarare il suo amore per… le patate. Di seguito la frase del presidente, riportata da Il Fatto Quotidiano:
A me piacciono molto le patate. Grazie all’intelligenza artificiale, un giornalista in pochi istanti potrà sapere tutti i modi in cui posso cucinarle, così da arricchire il suo pezzo.
Non è troppo chiaro quello che volesse intendere con questa frase, o meglio a quale tema, tra quelli da trattare, vada a favore, di certo però è riuscito ad attirare l’attenzione dei membri presenti nell’audizione e, ironicamente, dei giornalisti e autori delle varie redazioni italiane che hanno potuto scrivere un articolo su questo segmento della sua esperienza nella Commissione Algoritmi.
È chiaro che non debba essere presa troppo sul serio la cosa, per non mettere in cattiva luce il suo operato e la sua persona focalizzandoci su una frase secondaria che non riassume tutto quello che è stato fatto finora. Gli altri membri della commissione definiscono Amato come uno che “riesce a cavarsela”, acuto, intelligente e che sa muoversi anche su un argomento che non conosce così bene, convinti che il tutto sarà svolto con razionalità e con a cuore il meglio per l’editoria italiana e il mondo del lavoro.