In questi ultimi mesi sul web non si è fatto altro che parlare del passaggio di molti clienti Intesa San Paolo (ISP) a Isybank, “la nuova banca digitale” del gruppo. L’operazione coinvolgerebbe almeno 2.4 milioni di correntisti di Intesa. Moltissimi utenti si sono lamentati del modo in cui è stato comunicato il passaggio. Infatti, diversi clienti hanno scoperto solo a posteriori di questo trasferimento nella “nuova banca digitale”.
Invece che ricevere una email, in molti hanno ricevuto una comunicazione nella sezione “Archivio” dell’app Intesa San Paolo Mobile: solo che l’applicazione non ha mandato nessuna notifica in merito, e il passaggio è avvenuto senza possibilità di esprimere il proprio consenso. Così, parte degli utenti coinvolti si sono rivolti all’AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (o Antitrust). Dopo più di 2000 segnalazioni, l’Antitrust ha aperto lo scorso 2 novembre un’istruttoria nei confronti di Intesa. L’autorità ha infatti riconosciuto che la comunicazione del trasferimento di numerosi correntisti da Intesa a Isybank è stata “ambigua e diffusa con modalità non coerenti con l’importanza della questione trattata”.
Alcune settimane dopo la procedura dell’AGCM, Intesa ha deciso di prorogare il termine per esprimere il proprio diniego al passaggio alla “nuova banca digitale”: la data era stata spostata dal 30 settembre 2023 al 29 febbraio 2024. La decisione del gruppo, però, non sembra sia bastata. Infatti, poche ore fa, l’Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato ha avviato un provvedimento cautelare nei confronti di Intesa San Paolo e di Isybank: l’Antitrust ha imposto l’interruzione del passaggio dei clienti alla “nuova banca digitale”.
Il blocco del passaggio a Isybank
Il provvedimento dell’Antitrust è servito per impedire il passaggio a Isybank “dei correntisti che non forniscano il proprio consenso espresso”. Fino ad adesso l’operazione ha riguardato 300 mila clienti, e di questi 5000 si sono rivolti all’AGCM per chiedere un suo intervento. Come scrive l’Autorità, oltre alla comunicazione “ambigua” del trasferimento, molti segnalanti hanno espresso diverse lamentele sulle nuove condizioni di Isybank.
Il nuovo operatore bancario non solo non avrà sportelli fisici al quale rivolgersi in caso di necessità, essendo un operatore completamente digitale, ma si potrà interagire con esso soltanto attraverso smartphone (con tutte le limitazioni di visualizzazione e funzionalità ad esso connesse) e non tramite browser del proprio personal computer, come invece, avveniva con ISP.
L’Antitrust ha disposto due provvedimenti, sia per chi è stato già trasferito nella “nuova banca digitale” sia per chi verrà trasferito il prossimo anno:
- Primo: deve essere disposto “un congruo termine” per esprimere il proprio consenso (o diniego) per chi è già passato a Isybank il 16 ottobre 2023.
- Secondo: è bloccato il trasferimento dei correntisti previsto per il 18 marzo 2024, “a meno che tali clienti non abbiano manifestato il proprio consenso espresso al trasferimento sulla scorta di un’informatica chiara ed esaustiva”. Chi si esprimerà contrario avrà la possibilità di mantenere il proprio conto corrente “alle stesse condizioni”
Come conclude l’Autorità, Intesa San Paolo e Isybank hanno tempo 10 giorni per comunicare all’AGCM le misure che adotteranno in merito al provvedimento cautelare.
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