Continuano gli aggiornamenti da parte di Activision e dei suoi studio per quanto riguarda Ricochet, il sistema proprietario Anti-Cheat attualmente operativo sui titoli Call of Duty. Nel corso del 2023, il sistema ha subito numerose modifiche, volte a migliorare il rilevamento efficace di coloro in possesso di software e altri mezzi non autorizzati al fine di ricevere aiuti durante le partite, in quella che è una lotta ormai eterna che va avanti nel mondo dei titoli multigiocatore.
Ricochet non è perfetto e il suo utilizzo su Modern Warfare 2 e Warzone lo ha certamente dimostrato, come ricorderanno moltissimi giocatori di Call of Duty che hanno subito uno Shadowban ingiustamente qualche tempo fa. Eppure gli sviluppatori non si sono persi d’animo, continuando a rodarlo per garantire ai giocatori corretti delle partite più pulite possibile e senza malfattori.
L’ultimo ritrovato nell’arsenale di contromisure, è un particolare sistema che porta il nome di Splat, onomatopea per indicare il suono dello schianto a terra, una dinamica che è stata presa alla lettera e introdotta all’interno di Call of Duty. Tutto il sistema, nel momento in cui rileva un cheater, gli applica una serie di indebolimenti per rendergli la partita più frustrante possibile e limitare i suoi danni nei confronti degli altri giocatori.
L’efficacia di Splat su Call of Duty
Come molti sapranno, qualsiasi titolo Call of Duty ha una visione di gioco particolarmente dinamica e rapida, che prevede anche una certa componente parkour, dove anche saltare giù da un piccolo tetto o da un impalcatura può risultare essenziale per mettere a segno le eliminazioni o scampare al pericolo. Splat agisce proprio su questa dinamica, aumentando drasticamente la velocità con cui il personaggio scende a terra, attivando il danno da caduta e di fatto uccidendo il giocatore. Di seguito un esempio mostrato dell’efficacia del sistema.
Activision non è nuova all’inserimento di certi sistemi, definiti un po’ troll nei confronti dei cheaters. Basti pensare a quelle modifiche passate che davano ai giocatori eliminati da un utente illegale una momentanea God Mode. Eppure questo nuovo particolare sistema si applica immediatamente all’interno delle partite, qualora riesca a rilevare con successo un cheater, applicando inoltre cose come la rimozione del paracadute al momento del suo schieramento, portandolo sempre a morte certa.
Per quanto divertente, questa è soltanto una delle contromisure inserite nel sistema, in quanto gli sviluppatori, come dichiarato anche nel post sul blog dedicato alle nuove modifiche, sono al lavoro per aumentare i controlli server e client, sfruttare il machine learning per rivelare con efficacia i trasgressori e migliorare qualsiasi aspetto del loro anti-cheat. Sicuramente Splat non copre tutte le situazioni, ma risulta indubbiamente una meccanica comica per tutti i giocatori che l’hanno potuta ammirare all’opera durante una partita.