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Senza la migrazione a MV3, uBlock Origin è destinato alla rimozione su Google Chrome

Procede a rilento, ma con efficacia, il passaggio di Google a Manifest V3, lo standard di sviluppo per le estensioni browser. Questa operazione porterà alla disabilitazione di alcune estensioni su Chrome, quali ad esempio uBlock Origin, ma questa volta non riguarderà espressamente la battaglia contro gli adblockers che ha portato al blocco di alcune estensioni da parte di YouTube, bensì a un cambio radicale nella documentazione ufficiale.

Nello specifico caso di uBlock Origin, esso per il momento utilizza lo standard Manifest V2 e in generale, su Google Chrome Dev, Canary e Beta, è un’estensione gratuita utile per fermare le pubblicità invasive, bloccare pagine pericolose per l’utente (in particolar modo quelle aperte senza consenso automaticamente) ed è al momento una soluzione ancora efficace per fermare le pubblicità di YouTube.

Google dalla sua sta effettuando il passaggio sopracitato, dopo aver ripreso le attività bloccate dai feedback degli sviluppatori e dai loro dubbi sui possibili problemi di questa migrazione. Come ampiamente documentato attraverso l’apposito post nel blog, Manifest V3 introdurrà diversi cambiamenti, ma segnerà la fine di diverse applicazioni utilizzanti il manifesto precedente, le quali verranno ufficialmente disabilitate dai browser Chrome Dev, Canary e Beta degli utenti e rimosse dal Chrome Web Store.

Google Chrome senza uBlock Origin

Il consiglio di Google per uBlock Origin e le altre estensioni MV2

Naturalmente questa migrazione non vuol dire la fine delle estensioni pubblicate con il precedente manifesto, ma rappresenta la necessità di adoperarsi per rispettare la nuova documentazione ufficiale. Tradotto: gli editori di uBlock Origin e delle altre estensioni hanno un tempo limite per effettuare il passaggio, altrimenti l’estensione sarà bloccata, rimossa e la spunta di “estensione verificata” andrà perduta.

Il tempo limite per effettuare le dovute operazioni, le quali sono state anche elencate da Google stessa per facilitare il passaggio, è il Giugno del 2024, mese in cui è prevista la finalizzazione della migrazione e che porterà al blocco graduale, della durata stimata di un mese circa, delle varie estensioni che non si saranno adeguate. Nel frattempo, verranno messi a disposizione nuovi strumenti e funzionalità per migliorare l’esperienza di sviluppo delle estensioni browser.

Tecnicamente questo non implica la fine di uBlock Origin su Chrome, ma qualora gli sviluppatori decidessero di non adattarsi alla nuova documentazione, l’estensione rimarrà disponibile soltanto su altri browser, cosa che, vista la sua utilità anche al di fuori di YouTube, rappresenterebbe una grossa perdita per l’utente, sempre più infastidito dalla difficoltà di avere una navigazione pulita.

uBlock Origin

Leggi anche: GOOGLE: ANNUNCIATA UNA NUOVA API PER COMBATTERE LE APP MODIFICATE DI YOUTUBE

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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