Il multimiliardario Elon Musk non brilla di certo per il suo comportamento corretto, ma stavolta potrebbe essersi spinto troppo oltre. In seguito ad un suo commento, in cui apparentemente dava ragione ad un utente con opinioni antisemitiche, alcune note compagnie come Disney e Apple hanno deciso di ritirare le proprie pubblicità dal social X, precedentemente noto come Twitter.
Questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma già in precedenza il proprietario della piattaforma si sarebbe fatto notare per dei commenti stringati e dalle molteplici interpretazioni sotto simili post. Senza una vera e propria precisazione, risposte come queste avrebbero più volte fatto partire catene di commenti marcatamente antisemitici o razzisti.
Questi scambi, analizzati dal ricercatore dell’Università di Londra Ben Gidley, avrebbero rivelato anche in Musk diversi “strati di odio” e richiami a teorie complottiste preoccupanti nascosti sotto eufemismi e generalizzazioni. In particolare, il responso del ricercatore focalizzava la sua attenzione sulla teoria della “grande sostituzione”, ovvero la folle idea di una cospirazione che vedrebbe i “non-bianchi” attivamente all’opera per rimpiazzare “i bianchi“.
I motivi e le conseguenze per Elon Musk
Il contraccolpo per Musk e le sue aziende rischia di essere davvero importante, stavolta. Tra le numerose compagnie che hanno ritirato le proprie pubblicità dalla piattaforma X, figurano infatti nomi estremamente noti come le già citate Disney e Apple, ma anche IBM, Warner Bros. Discovery e Lionsgate.
Il motivo di questa azione, oltre al mostrare il proprio sdegno nei confronti di queste idee antisemitiche, deriverebbe da uno studio condotto da Media Matters. Questa ricerca dimostrerebbe infatti come le pubblicità di molteplici grandi aziende compaiano anche in corrispondenza di post riguardanti il suprematismo bianco o l’antisemitismo, facendo associare agli utenti le due cose.
Nonostante il recente post del CEO di X Linda Yaccarino condanni i comportamenti dannosi come quelli del suo capo, starebbero continuando anche in queste ore le ondate di pubblicitari innervositi dalle parole di Musk, pronti a rimuovere le sponsorizzazioni delle proprie aziende dal social. “Non ho mai visto in nessun’altra compagnia un CEO fare cose così dannose da distruggere l’intero brand” ha affermato un investitore di vecchia data di Tesla. “È assolutamente oltraggioso“.
Fonti: Business Insider (1, 2), Media Matters