Senza dubbio, i manga di carattere shonen sono i fumetti giapponesi più popolari: grazie a storie frenetiche e battaglie intense, riescono a tenere molto alta l’attenzione del lettore, stimolato e continuamente invogliato a leggere l’opera.
A volte però è doveroso “staccare” da tutta questa frenesia e prendere delle letture più leggere, più delicate: è il caso dei cosiddetti slice of life, storie di vita quotidiana. Il nuovo manga edito da J-Pop Hirayasumi (il cui primo volume è uscito il 25 Ottobre), scritto da Keigo Shinzo, risponde a tutte queste caratteristiche.
Hirayasumi fin dalle prime battute si presenta come un’opera molto tranquilla e leggera, ma che può dar luogo a qualche spunto di riflessione sulla vita e come viene affrontata: dai giovani che passano dalla campagna alla frenetica vita universitaria in città, dai giovani adulti che si godono la vita con leggerezza, agli anziani che sono invece avviati verso la conclusione della vita.
Noi di Dr Commodore abbiamo letto il primo volume di quest’opera che si prospetta molto carina da seguire e che potrebbe essere un ottimo toccasana per rilassarsi con una lettura decisamente scorrevole e dal tono allegro. Ecco a voi la nostra recensione!
Il senso di libertà oltre le responsabilità
Hiroto Ikuta è il protagonista di Hirayasumi, ed è uno spigliato ragazzino giapponese di 29 anni che si gode la vita: non ha un lavoro gravoso o pesante, non ha una relazione amorosa, ma nemmeno ha una singola preoccupazione per il futuro. In gergo, Hiroto si definisce un freeter, ovvero tutti quei giovani adulti che preferiscono essere impiegati in lavoretti saltuari e part-time a termine, in modo da poter ancora avere un forte senso di libertà.
Ovviamente, Hiroto non vive a casa dei propri genitori, perché altrimenti che libertà sarebbe? Il ragazzo, infatti, vive gratuitamente in casa della burbera (ma dal cuore d’oro) Hanae Wada, un’anziana signora che non ha praticamente nessun parente. Ma a Hiroto, in fondo, vuole bene proprio come un nipote, poiché gli offre vitto e alloggio in cambio della sua compagnia, peraltro disinteressata da parte del ragazzo, perché lui è fatto così: genuino e solare, che vede allegria in ogni dove.
Purtroppo, l’anziana signora viene a mancare poco dopo, e nonostante i due non avessero legami di sangue, alla signora Wada Hiroto era molto affezionato. E anche la stessa signora teneva molto al ragazzo, tanto che (anche per il fatto di non aver parenti) gli cede la sua villetta a Tokyo, alla quale presto si aggiungerà Natsumi Kobayashi, la cuginetta di Hiroto venuta a Tokyo per studiare Arte presso la facoltà di Belle Arti nella capitale nipponica. Toccherà quindi al ragazzo guidare nella giusta direzione la propria cugina, spaesata dall’ingresso in una nuova vita, fatta di responsabilità, scadenze e pressioni.
Una storia leggera sui tanti intrecci della vita
Da questo primo volume possiamo subito capire che Hirayasumi non è un’opera facile da inquadrare, perché in questo nuovo manga edito da J-Pop abbiamo tanti generi, tutti che si intrecciano nel denominatore comune dello slice of life: da un lato abbiamo scene di famiglia tra Hiroto e Natsumi, così come al tempo stesso abbiamo momenti Coming of Age, ovvero di crescita di una persona che, come nel caso di Natsumi, muove i suoi primi passi nel mondo degli adulti.
Il tratto di Keigo Shinzo è molto pulito e riesce bene a delineare i protagonisti e i personaggi dell’opera, e alcune tavole colorate sono di rara bellezza, anche grazie a uno stupendo effetto acquerello. La trama, come già detto più volte, è decisamente confortevole e molto rilassante; forse per alcune persone potrebbe risultare troppo rilassante, ma è l’unico difetto che possiamo riscontrare nell’opera. Per questo il voto di questo primo volume è un solido 8.5!