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L’Attacco dei Giganti | La nostra recensione dell’ultimo episodio: il prezzo della libertà

Ci sono storie destinate a rimanere nel cuore dei lettori e degli spettatori, storie in grado di influenzare gli scrittori che verranno per generazioni, a cambiare completamente il modo di recepire un prodotto e persino di stravolgere la prospettiva dei fruitori, costringendoli a riflettere su temi sui quali fino al giorno prima non si erano mai interrogati: L’Attacco dei Giganti è sicuramente una di queste storie.

Nato dalla penna di Hajime Isayama e adattato ad anime per la prima volta ormai poco più di dieci anni fa, la serie ci ha accompagnato per tanto tempo ed è diventata nota in tutto il mondo grazie all’egregio lavoro dei due studi d’animazione che se ne sono occupati nel corso degli anni: WIT Studio, per prima, ha dedicato amore, tempo e passione all’opera di Isayama, cercando di dare un’impronta autoriale non sempre gradita dai fan, ma comunque interessante da vedere considerando alcuni cambiamenti apportati soprattutto a livello di gestione del ritmo della prima parte della storia.

Studio MAPPA, che si è occupata della seconda parte della serie iniziando nel 2019, ha intrapreso la strada opposta e ha cercato di mantenersi più fedele possibile al materiale di partenza, regalandoci scene che sembravano fuoriuscite dal manga e, al tempo stesso, riuscendo a migliorarne altre grazie al sapiente uso della regia o al doppiaggio mozzafiato regalatoci dagli appassionati doppiatori. Qualsiasi cosa pensiate della storia de L’Attacco dei Giganti in televisione, quella storia finisce oggi: nella nottata di ieri è stato reso disponibile su Crunchyroll l’ultimissimo episodio de L’Attacco dei Giganti.

L'Attacco dei Giganti

La fine de L’Attacco dei Giganti non è solo la fine di un’opera che ci ha accompagnato per più di dieci anni: è la fine di un’era destinata, però, a rimanere impressa nella mente di ciascuno di noi che l’abbiamo seguita passo dopo passo con amore e dedizione. E proprio l’amore è uno dei temi cardine attorno a cui ruota il finale che abbiamo potuto ammirare nella nottata su Crunchyroll, assieme a concetti come libertà e schiavitù, sui quali Isayama ha cercato di farci riflettere sin dai primissimi volumi del manga e che soprattutto nel finale rientrano prepotentemente nella narrazione, spingendoci a chiederci se realmente quanto accaduto fino ad ora abbia avuto un senso o sia stato semplicemente il sogno di un bambino che desiderava solo poter essere libero.

Il senso dietro al personaggio di Eren

Sin dai primi volumi del manga il sogno di Eren è stato quello di essere libero, tuttavia se c’è una cosa che questo finale dolceamaro ci ha mostrato è che, in realtà, il ragazzo è stato tutto fuorché libero nel corso della sua vita: come disse Kenny numerosi volumi fa tutti nella vita sono schiavi di qualcosa e il protagonista non fa eccezione, anzi alla fine di tutto risulta lo schiavo più oppresso di tutti.

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Ad opprimere Eren è proprio quel desiderio di libertà misto alla responsabilità di proteggere i suoi amici che, mischiandosi, lo spingono sempre di più verso un baratro di distruzione, morte e bugie da cui non riuscirà mai più ad uscire, trascinando anzi con sé i suoi amici più cari e costringendoli a prendere decisioni e compiere azioni che mai avrebbero voluto fare.

La spasmodica ricerca della libertà, il continuo spingersi “oltre” non risulta in qualcosa di positivo, bensì in un impulso a distruggere e a distruggersi che rende il finale de L’Attacco dei Giganti una conclusione estremamente negativa: molti sono sopravvissuti, eppure nonostante questo il rammarico rimane, così come quel malessere costante che proviamo persino noi spettatori ripensando a quante cose sarebbero potute andare diversamente se solo i protagonisti si fossero parlati, se solo Eren avesse chiesto aiuto, se solo Mikasa fosse stata più onesta coi suoi sentimenti.

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Il finale scritto da Hajime Isayama è carico di “e se…”, di rammarico ed è proprio per questo che appare così potente ed incisivo a differenza di molti altri finali aperti ed indecisi che troviamo nel panorama giapponese: è un finale che fa male, che ci lascia con un nodo alla gola e colpisce come un pugno allo stomaco.

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Leggi anche: L’ATTACCO DEI GIGANTI, IL TOCCANTE MESSAGGIO DI HAJIME ISAYAMA SVELA IL SUO RUOLO NEL FINALE DELL’ANIME

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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