Il 24 ottobre 2023 è arrivata sul mercato la Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1, raccolta fortemente attesa da tutti i fan della saga iniziata nel lontano 1987 e grazie alla quale Hideo Kojima ha messo il primo piede nell’olimpo dei game designer più apprezzati del pianeta.
La raccolta comprende i primi 7 titoli della serie e include Metal Gear (1987), Metal Gear (versione NES) Metal Gear: Snake’s Revenge (1990), Metal Gear 2: Solid Snake (1990), Metal Gear Solid (1998), Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty (2001) e Metal Gear Solid 3: Snake Eater (2004). La Master Collection è poi arricchita da un discreto numero di elementi bonus che vanno da colonne sonore, video, sceneggiature complete, graphic novel digitali e Master Book.
Sotto il fronte dei contenuti possiamo dire che si tratti di una raccolta assemblata con grande cura e pronta a far brillare gli occhi di tutti gli appassionati storici di questa saga leggendaria. Diverso il discorso che si può fare riguardo i miglioramenti apportati ai giochi inclusi che risultano praticamente inesistenti e che hanno fatto discutere diversi utenti ma non noi, che abbiamo apprezzato l’operazione di pura preservazione videoludica di cui tanto si parla ma che poi, come in questo caso, viene criticata a causa della pretesa moderna di una veste grafica sempre nuova, accompagnata dal 4k e dai 60 fps.
La leggenda di Metal Gear
Se non fosse stato per Metal Gear Solid, molto probabilmente il mondo dei videogiochi oggi sarebbe completamente diverso. Il primo titolo della trilogia, uscito nel lontano 1998, ha saputo sfruttare nel migliore dei modi quella rivoluzione 3D che PlayStation era riuscita a portare sulle console casalinghe, proponendo un’avventura, una profondità narrativa e una serie di novità di gameplay che fino a quel momento restavano una fantasia.
Hideo Kojima, grazie alla sua visione, si prende il ruolo di primo regista videoludico confezionando un prodotto che fa dei movimenti di camera e della sceneggiatura dal forte gusto occidentale, i suoi punti più forti e rivoluzionari. Proprio grazie alla tridimensionalità dei giochi offerta da PlayStation, Kojima ha avuto la possibilità di giocare con le inquadrature e con i movimenti della macchina da presa virtuale simulando per la prima volta nella storia del medium una vera e propria composizione cinematografica.
Il titolo è caratterizzato da tutti quei motivi che ritroviamo costantemente nelle opere del game designer giapponese, partendo dal primo Metal Gear per arrivare fino a Death Stranding. La fantapolitica, il terrorismo, l’ambivalenza della tecnologia, la consapevolezza dell’io, la repressione, l’alienazione degli individui e lo sfondamento continuo della quarta parete la fanno da padrone come leitmotiv principali già a partire dal primo capitolo della serie.
I primi due titoli usciti per MSX2, e presenti nella raccolta, si limitavano solamente a introdurre questo tipo di novità e meccaniche di gioco che sono poi esplose in tutto il loro splendore con la trilogia di Metal Gear Solid e in cui la narrazione inizia a passare direttamente attraverso le scelte del giocatore e dal suo approccio al gioco stesso, in cui è chiaro fin dal primo momento che non ci si deve immedesimare con i protagonisti della serie ma essere solamente degli interpreti della loro storia personale e delle loro scelte.
Metal Gear Solid è l’apripista della visione di Kojima di mescolare il digitale con il reale, di giocare con la metanarrazione e spiazzare i giocatori con trovate incredibilmente geniali, che crescerà e si arricchirà nei due titoli successivi e che caratterizzerà l’intera carriera di Hideo.
Le novità e la preservazione videoludica nei piani di Konami
Come abbiamo scritto in apertura, giocando questo primo volume della Master Collection non si hanno dubbi sul fatto che Konami abbia voluto, forse un po’ cavalcando l’onda, approfittare di discorsi riguardanti la preservazione videoludica che si fanno sempre più insistenti in questi tempi, per evitare di far scomparire dal mondo i titoli più importanti della storia del videogioco che, a causa della loro uscita su console di 20 o 30 anni fa risultano irrecuperabili sulle piattaforme di nuova generazione.
Diciamo che la software house ha voluto cavalcare l’onda perché i titoli inclusi nella raccolta risultano immutati dalle loro versioni HD rilasciate da Bluepoint Games negli anni ‘10 e sono stati presi e inseriti nella collection così com’erano. In molti si aspettavano un upgrade delle versioni inserite in questo Vol. 1 che a quel punto però, non sarebbe più risultata un’opera di conservazione videoludica ma un’ennesima operazione di remaster.
Sinceramente, da grandi appassionati della serie, ci sentiamo di premiare la scelta di Konami di offrire al pubblico i titoli nella loro versione originale, con il solo upgrade HD e quelle piccole migliorie per rendere il gameplay più fluido e giocabile sulle console più recenti senza stravolgere oltre l’opera di riferimento.
Metal Gear Solid è la saga che ha posto le basi per lo stealth game moderno e sarebbe stato ingiusto e scorretto riaggiornare nuovamente i titoli solo per renderli più appetibili a un pubblico più giovane e esigente. I giochi di questa caratura meritano di essere affrontati nel modo più simile possibile alla versione originaria e questa collection permette di rivivere e studiare la storia del videogioco proprio per questo motivo.
Offerta ludica e contenutistica
Per quanto riguarda il materiale messo a disposizione dei videogiocatori, questa raccolta si rivela estremamente completa. Per ogni titolo sono infatti disponibili diverse versioni giocabili, arricchite dalla presenza dei Master Book in cui vengono esplorati nei dettagli la storia e i personaggi. Durante le sessioni di gioco sarà anche possibile accedere, tramite un apposito menù di pausa, ai manuali di istruzioni di ogni singolo gioco che in origine era possibile trovare all’interno delle custodie dei giochi e che, in questa saga in particolare, risultano fondamentali per proseguire in alcuni punti della trama come fossero dei veri e propri strumenti di gioco.
Parlando dei titoli veri e propri inclusi, come abbiamo già scritto in apertura, oltre ai primi due titoli usciti in origine su MSX2 e poi su NES, il piatto forte della raccolta risulta ovviamente la trilogia di Metal Gear Solid. Il primo titolo è quello che risulterà più vecchio e invariato rispetto al passato, offrendo una grafica nostalgicamente anni 90 con pixel enormi e camera quasi sempre fissa dall’alto ma soprattutto offrendo una grande storia dal taglio cinematografico e alcuni dei boss più iconici, carismatici e rivoluzionari per le trovate di gameplay che caratterizzano i loro scontri (sì, stiamo parlando anche e soprattutto di Psycho Mantis).
Per quanto riguarda invece Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty questo è incluso nella versione rimasterizzata proposta da BluePoint Games nel 2011 per PlayStation 3 e Xbox 360 che, sulle console di nuova generazione gira a 1080p e 60fps rendendo il tutto molto più fluido e comprensibile agli occhi di chi si approccia alla serie per la prima volta.
Il gioco in sé si presenta come un’evoluzione del capitolo precedente con diverse novità dal lato gameplay, nuovi oggetti da portare nell’inventario e dalla possibilità di sparare anche nella modalità in prima persona.
Conclusa l’avventura a doppio protagonista di Sons of Liberty siamo tornati, per l’ennesima volta, su Metal Gear Solid 3: Snake Eater, riconosciuto da gran parte degli appassionati come il miglior capitolo della serie e un vero e proprio capolavoro.
Evitando importanti spoiler sulla trama possiamo dire che questo capitolo si pone come prequel dei due titoli già usciti e racconta una delle storie più emozionanti mai viste in un videogioco che ancora oggi è in grado di competere senza alcun problema con le produzioni di stampo più cinematografico che ci troviamo a giocare sempre più spesso negli ultimi tempi.
Anche qui troviamo la versione ottimizzata da BluePoint nel 2011 che gira a 1080p e 60fps su PlayStation 5 ma soprattutto troviamo un titolo che ancora una volta riesce a fare dei passi da gigante per quanto concerne idee di game design, di gameplay e di trama. L’esperienza offerta da questo terzo capitolo risulta ancora oggi straordinaria e si pone come uno dei titoli più importanti da recuperare per tutti coloro che hanno intenzione di capire in che modo un prodotto è in grado di influenzare tutto ciò che arriverà negli anni successivi.
Metal Gear Solid 3: Snake Eater è anche protagonista di un remake in arrivo nei prossimi mesi ma che noi, prima di tutto, consigliamo di recuperare nella sua versione originale per poi eventualmente fare un confronto con il remake next gen.
Conclusioni
Da appassionati della serie ci sentiamo in dovere di ringraziare Konami per aver raccolto in un’unica collection dei titoli di importanza storica e di aver riportato il nome di Metal Gear e Metal Gear Solid nelle librerie videoludiche di tutti coloro che torneranno nei panni di Snake o di tutti coloro che ci si approcceranno per la prima volta.
La critica più grande che vogliamo fare a questa raccolta è il non aver dato la giusta importanza al creatore della serie Hideo Kojima il cui nome, a causa di dinamiche commerciali e contrattuali, non appare da nessuna parte nei ricchi menù di selezione dei titoli ma solamente nei titoli di testa e di coda dei singoli giochi.
Come avrete capito, in conclusione, siamo rimasti piacevolmente soddisfatti dall’operazione di raccolta messa in piedi da Konami e dall’enorme mole di contenuti extra che saranno utili a tutti per approfondire ancora di più questa saga leggendaria. Possiamo comprendere l’ingenuità di tutti quei giocatori che decideranno di non acquistare una collezione composta da giochi vecchi e migliorati solo in minima parte dalle loro versioni originali ma speriamo che saranno molti quelli che, spinti dallo spirito di conoscenza, decideranno invece di ripercorrere, o percorrere per la prima volta, il sentiero sulla storia dei videogiochi.
Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1
Voto - 8.5
8.5
Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 è una raccolta imperdibile per tutti gli appassionati della serie e per tutti coloro che vogliono intraprendere un viaggio nostalgico nella storia dei videogiochi