Considerata la lunghezza della storia di Marvel’s Spider-Man 2, molti di coloro che hanno avuto modo di giocarlo subito dopo il debutto, saranno già arrivati al punto di ottenimento della famigerata tuta Anti-Venom, a tinte bianche e nere ma con la colorazione invertita rispetto alla versione maligna e prevalentemente nera.
All’interno del gioco, questa tuta ci permette di affrontare le fasi finali dello scontro con il simbionte, ottenendola grazie all’aiuto di Mister Negative, il quale decide di aiutare Peter Parker infondendo il suo potere e dando vita a costume. Come tante altre cose all’interno di Marvel’s Spider-Man 2, questa è una rivisitazione di una delle idee derivanti dai fumetti, dove in realtà questa non è una tuta, ma un vero e proprio personaggio, antagonista proprio di Venom.
Ma nonostante si tratti di una versione interessante, essa è una visione originale realizzata dagli sviluppatori di Marvel’s Spider-Man 2 piuttosto insolita e improbabile, a causa di alcuni motivi che vi spiegheremo subito. Quello che è il personaggio ideato nei fumetti, assume proprio il nome di Anti-Venom, ma il modo in cui nasce, seppur simile, è abbastanza differente, dove prende vita in uno strano susseguirsi di eventi.
Le origini dell’Anti-Venom
La forma fisica dell’Anti-Venom potrebbe portarci a pensare che si tratti dell’ennesimo villain simbionte avversario di Spider-Man, ma nella realtà l’Anti-Venom fa parte di una categoria separata, a metà tra i buoni e i cattivi. Anch’esso è un simbionte e come tanti altri suoi simili deriva da Venom stesso, ma l’identità del personaggio ospite è decisamente la sorpresa più grande per coloro che non lo conoscono.
L’Anti-Venom infatti non è altro che Eddie Brock, l’ospite originale di Venom che molti ormai conoscono bene. All’interno di Marvel’s Spider-Man 2, la tuta viene realizzata grazie alla fusione chimica delle cellule di energia bianche derivanti dal potere di Martin Li (Mister Negative) e le cellule di Venon rimaste nel corpo di Peter, creando una reazione inaspettata e allo stesso tempo favorevole.
Nei fumetti invece, Eddie Brock si trasforma nell’Anti-Venom in un susseguirsi di eventi simile a quelli affrontati da Peter. Egli infatti si ammala gravemente di cancro e in fin di vita decide di liberarsi dal parassita alieno, mettendolo in vendita al miglior offerente. A quel punto il criminale Martin Li si presenta da Eddie, con l’intenzione di provare ad aiutarlo e guarirlo grazie ai suoi poteri, ma la loro diffusione genera una reazione con le cellule ancora presenti all’interno del suo corpo, dando vita all’Anti-Venom.
Da quel momento in poi comincia una lunga battaglia contro Venom e contro il cancro, in quanto la nuova vita di Eddie Brock consiste nel cercare il simbionte ed eliminarlo, ma anche sconfiggere definitivamente il cancro nell’umanità, aiutando quante più persone possibili a guarire. Nella sua lotta contro l’alieno arriverà a ottenere alcune vittorie, ma anche una pesante sconfitta dove sopravvive soltanto grazie alla volontà di Venom di non uccidere il suo precedente ospite. Da quel momento in poi decide di limitarsi a combattere il crimine e a curare le persone malate, fino al giorno in cui decide di perdere i suoi poteri per creare un antidoto per il virus ragno.
Le abilità di Anti-Venom e il confronto con Marvel’s Spider-Man 2
Trattandosi di un simbionte, l’Anti-Venom possiede tutte le abilità di Venom stesso, quali una struttura fisica imponente, innate capacità difensive e rigenerative, ma anche la capacità di espandere il suo corpo, lanciare ragnatele simile a quelle di Spider-Man creare appendici sul proprio corpo come tentacoli e la capacità di mutare forma assumendo l’aspetto di qualcuno già incontrato in precedenza. Più similmente a Carnage invece, riesce a mutare i suoi arti, facendogli assumere la forma di alcune armi.
Ma ciò che rende il personaggio così caratteristico è la totale mancanza di debolezze rispetto a Venom, quindi immunità quasi totale soprattutto agli ultrasuoni e al fuoco i quali rappresentano gli unici elementi in grado di danneggiare i simbionti, ma soprattutto la capacità di essere totalmente deleterio per i simbionti, in quanto riesce a neutralizzarli soltanto con il tatto e a separarli dall’ospite, uccidendoli. Questo speciale tocco gli consente anche di curare diversi tipi di malattia come il cancro, può curare le persone dalle radiazioni e infine rilevare altri tipi di pericoli nel corpo.
Le sue debolezze vengono fuori soltanto dopo aver aiutato un gran numero di persone o aver sacrificato grandi quantità della sua massa. Tuttavia nel tentativo di guarire Spider-Man dalle radiazioni in un’occasione, ne assorbe accidentalmente una parte dei poteri, portando il nostro eroe, da quel momento in poi, a diventare vulnerabile ogni volta che si trova nelle vicinanze dell’Anti-Venom. Proprio questa caratteristica è ciò che rende insolita la tuta inserita all’interno di Marvel’s Spider-Man 2.
Se consideriamo come l’Anti-Venom sia un’entità a cui Spider-Man non può avvicinarsi, risulta insolito aver dato i suoi poteri all’eroe sotto forma di tuta, nonostante la capacità di purificare i simbionti venga mantenuta e venga utilizzata per sconfiggere Venom. Inoltre l’Anti-Venom viene descritto come uno dei simbionti più potenti presenti nell’universo Marvel, riuscendo a dominare gli avversari alieni nella maggior parte delle situazioni.
Probabilmente in questo caso l’Anti-Venom è stato visto più come un’arma da utilizzare nello scontro per eliminare definitivamente il nemico, anziché dargli una trasposizione più accurata, soprattutto se consideriamo che per una parte dello scontro il povero Peter viene decisamente surclassato da Venom. La versione originale di Marvel’s Spider-Man 2 in ogni caso rappresenta un’idea innovativa con cui includere all’interno di questo universo un personaggio non così conosciuto, ma importantissimo nella battaglia contro l’antagonista principale.
