Quando mesi fa venne annunciata la presenza di Naoki Urasawa al Lucca Comics & Games 2023 tutti gli appassionati di manga furono entusiasti. L’autore di 20th Century Boys e Monster incontrerà per la prima volta i lettori italiani, e sicuramente non c’era momento più bello e coerente che Lucca per questo evento, trattandosi ormai della più nota e grande fiera italiana del settore.
Lo stesso pubblico ha poi atteso per sapere in che giorni e con quali modalità avrebbe potuto incontrare l’autore. Di solito quando una casa editrice porta un nome così importante in una fiera deve sostenere molte spese delle quali noi, a volte, non riusciamo nemmeno a immaginare l’entità.
Era perciò ovvio che per ottenere un autografo o anche un disegno dal mangaka sarebbe stato necessario acquistare una sorta di prodotto da collezione o magari raggiungere una certa spesa presso lo stand dell’editore.
Planet e Dynit Manga
Così è stato. Planet Manga ha comunicato attraverso i suoi canali social che per ogni 20 euro di prodotti realizzati dal sensei e acquistati al loro stand si avrà diritto a un tagliando, nel quale sarà presente un codice univoco che dovrà essere inviato tramite sms o WhatsApp per scoprire istantaneamente se avrete vinto o meno la possibilità di partecipare alla sessione di autografi con Urasawa. In totale saranno 150 i vincitori, pertanto, trattandosi di tre giornate di autografi, i fortunati potranno essere massimo 50 al giorno.
Per chi bazzica l’ambiente da qualche anno e ha il collo sufficientemente lungo per osservare al di là del proprio giardino queste modalità di selezione non sono una novità. Anche in Giappone, patria del maestro, spesso è la sorte a decidere come e quando un lettore potrà avere la possibilità di incontrare l’autore che tanto stima. Questo come detto diventa necessario quando l’editore sostiene un grande investimento e necessita di profitti sicuri per guadagnare, ma tiene anche del fatto che il pubblico a Lucca sta aumentando vertiginosamente, di anno in anno.
Dynit Manga ha deciso di percorrere una strada molto simile a quella della Planet per il firmacopie di Keigo Shinzo (autore di Tokyo Alien Bros, Randagi e Summer of Lava, tra i tanti). Ogni 20 euro di prodotti acquistati al loro stand vi farà ottenere un ticket (ma anche ogni albo dell’autore preso sarà tramutato in un ticket); saranno quindi distribuiti un massimo di 1000 ticket al giorno, di cui solo 50 saranno vincenti. Questo accadrà per quattro giorni dell’evento e decreterà i 200 vincitori.
La critica più ricorrente sul web in questi giorni è stata quella riguardo un presunto legame tra questo metodo di selezione e la ludopatia. Di fatto all’aumentare dei soldi spesi aumenta anche la possibilità di guadagnarsi un posto, ma allo stesso tempo c’è anche da considerare il fattore fortuna; può capitare che un cliente spendendo solo 20 euro riesca a vincere, mentre chi magari ne ha investiti anche 200 si ritrovi all’asciutto. Certo, è difficile, ma non impossibile.
Questo metodo di selezione ricorda molto la tombola: Planet Manga sta giocando con un numero di cartelle potenzialmente infinito mentre Dynit ne ha solo 1000 al giorno. Il ragionamento è sempre lo stesso, anche per la tombola: è possibile vincere pure con una sola cartella, ma spesso sono i concorrenti che ne prendono almeno due o tre a trionfare. All’aumentare del denaro speso aumentano le chance di vittoria, e su questo molti lettori non sono d’accordo.
Oltre alla questione numerica sulle probabilità che crescono al crescere della spesa, c’è da considerare che il numero di biglietti venduti per l’evento aumenta costantemente, battendo ogni anno il record del precedente, e quindi chi vorrà partecipare a questa selezione dovrà mettersi in marcia all’apertura degli stand per poter essere tra i primi ad acquistare i prodotti, dato che arrivando tardi potreste già vedere sfumata la possibilità di vincere poiché i ticket vincenti potrebbero già essere stati estratti da tempo.
Coconino e Star Comics
La scelta di Coconino Press è stata invece accolta dai lettori senza apparenti critiche: chi volesse ottenere un disegno da Usamaru Furuya dovrà trovarsi tra i primi 40 in fila all’apertura dello stand e acquistare i nuovi manga dell’autore, raccolti per l’occasione in un cofanetto al costo di 50 euro. Al termine di questi quaranta clienti sarà poi possibile per chiunque mettersi in fila fino all’orario di permanenza di Furuya per farsi autografare (non disegnare) uno qualsiasi dei suoi manga, non necessariamente acquistato in fiera.
Quello di Coconino è un metodo che ha suscitato molte meno critiche (in realtà nessuna) per il semplice fatto di essere più equo e di vecchio stampo, come quando in passato per aggiudicarsi un autografo era necessario svegliarsi presto e fare la fila sperando ci fosse il sole. Dare poi la possibilità a tutti di passare per una firma veloce è stata la ciliegina sulla torta, rendendo di fatto evidente come non fosse necessario investire 50 euro per incontrare l’autore.
Star Comics per il suo super-ospite Hiro Mashima ha pensato a un metodo simile a quello Coconino. All’apertura dello stand i lettori interessati dovranno acquistare almeno tre prodotti del mangaka o uno speciale pack chiamato Edens zero starter pack, ottenendo in questo modo un pass con orario della sessione a cui partecipare. Saranno solo i primi 50 o 100 (a seconda del giorno) a potersi aggiudicare il pass, che oltre a garantire la firma dell’autore assicura pure uno shikishi che sarà disegnato per l’occasione.
Come per Coconino non ci sono stati nei confronti di Star Comics molte critiche. Vige anche qui la regola del “chi prima arriva ben alloggia”, e questo mantra sembra mettere d’accordo quasi tutti, data la sua trasparenza e assenza di elementi fortunati. A differenza dell’editore citato prima però Hiro Mashima non resterà a disposizione di altri lettori dopo aver soddisfatti i primi 50/100 del giorno, che saranno gli unici a poter vantare quel diritto.
Conclusioni
Questo articolo non vuole esprimere giudizi di valore personale ma solo evidenziare quella che è la situazione autori a Lucca 2023. Una situazione che non ha risparmiato controversie e critiche, evidenziando come sempre i punti deboli di un evento sempre più grande e che rappresenta una gigantesca opportunità economica per chi lo realizza e vi partecipa, ma allo stesso tempo una grande finestra per tutti i lettori che intendono presenziare.
Proprio per questo motivo è necessario saper rendere la fiera vivibile e alla portata di quante più persone possibili, nel continuo rispetto reciproco, che si tratti di un altro lettore o delle scelte di una casa editrice piuttosto che un’altra. Perché oltre a criticare o apprezzare l’operato di un dato editore non possiamo fare molto altro: o partecipiamo o evitiamo di andare, le strade non sono tante.
In ogni caso dobbiamo lasciare che ciascuna casa editrice possa liberamente decidere da se come organizzare i firmacopie degli autori che ha invitato. Noi lettori possiamo dispiacerci, provare disprezzo o gioia ma la cosa finisce li, e non deve sfociare nell’insulto gratuito o nell’offesa, anche se virtuale. Buona Lucca a chiunque parteciperà, e buona fortuna a tutti coloro che proveranno -con una certa dose di sfida, fortuna e spesa- a incontrare i loro autori preferiti.