Con Poste Italiane, dal 2014, è possibile richiedere il recapito del passaporto direttamente a domicilio. Ma adesso, la dimensione dei suoi servizi aumenta e, da dicembre, sarà possibile richiedere o rinnovare il passaporto. Questo, in parte, è dovuto al fatto che richiedere il passaporto sembra essere una sfida continua tra la lentezza esagerata della burocrazia italiana, fatta di ritardi su ritardi, e la pazienza degli italiani.
Ma non finisce qui: con Poste Italiane, da febbraio, sarà possibile ottenere la carta d’identità e usufruire di altri servizi prima attinenti esclusivamente all’Agenzia delle Entrate. Il tutto, si colloca all’interno di un grande e ambizioso progetto, POLIS, portato avanti dall’impresa pubblica stessa, che mira a creare una grande connessione di lavoratori e diminuire le difficoltà telematiche per il cittadino.
Poste Italiane e POLIS
Il Progetto Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale, promosso dal Governo nell’ottica delle iniziative legate al PNRR, ha come obiettivo il superamento del digital divide nei piccoli centri e nelle aree interne. Rafforzare e connettere il territorio nelle zone più marginali, queste sono le parole d’ordine del progetto. A gestire il tutto è il condirettore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco.
In un’intervista a TG Poste, Lasco ha specificato che: “L’obiettivo è rafforzare la centralità degli uffici postali nei piccoli comuni. Al momento, stiamo già erogando servizi dell’Inps, certificati anagrafici e giudiziari.” Ha continuato, Lasco, discutendo del progetto di istituire uno sportello unico digitale in tutti i 7mila Uffici Postali situati nei Comuni con una popolazione inferiore a 15.000 abitanti.
Il Progetto e Poste Italiane prevedono anche la creazione di una grande rete di lavoro, “Spazi per l’Italia”. Si cercherà di mettere a disposizione 250 spazi su tutto il territorio nazionale, 80 dei quali saranno attivati in comuni con meno di 15.000 abitanti, convertendoli a spazi di co-working tutti interconnessi tra di loro al fine di costituire un’unica rete digitalizzata e smart.
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Anche su questo punto, Lasco si manifesta chiaro e sicuro delle potenzialità di POLIS: “Vogliamo dare a persone, aziende e professionisti l’opportunità di usare questi spazi“. “Questi spazi – conclude – non saranno solo nelle grandi città dove i player del settore sono già presenti ma soprattutto nelle realtà medio-piccole, per contribuire allo sviluppo sociale ed economico di tutto il Paese.”