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Giuliano Amato guida il comitato sull’IA in Italia: un 85enne al comando

Appare piuttosto controversa la recente decisione del Governo Meloni di mettere a capo della nuovissima commissione sull’intelligenza artificiale nel campo dell’editoria, Giuliano Amato, figura conosciuta prettamente per le sue conoscenze nel campo giuridico e politico e nel suo ruolo di presidente della Corte costituzionale. Nella sua lunghissima carriera cominciata nel 1983, egli ha ricoperto numerosissimi ruoli, prima di ottenere questo nuovo ed esclusivo incarico che lo porterà ad analizzare uno degli argomenti tecnologici più in voga dell’ultimo anno.

Ma di fatto tantissimi giovani si chiedono: Chi è Giuliano Amato e che competenze ha nel campo della tecnologia per ricevere questo importante ruolo? La sua carriera, cominciata nel ruolo di deputato, lo ha portato a salire di grado e di importanza nella politica grazie soprattutto alle sue conoscenze da giurista costituzionalista. Egli ha ricoperto le cariche di segretario del Consiglio dei Ministri, vicepresidente del Consiglio, ministro del tesoro, presidente dell’AGCM, ministro per le riforme istituzionali, ministro dell’Interno e soprattutto, per due volte nel 1992-1993 e nel 2000-2001, la carica di Presidente del Consiglio.

Questi ruoli ovviamente sono stati nominati in ordine temporale sparso, con la semplice intenzione di sottolineare quella che è stata a tutti gli effetti una lunga carriera politica, condita inoltre dalla nomina a giudice della Corte costituzionale, evolutasi in seguito a presidente della stessa. Le sue conoscenze in materia di diritto costituzionale sono state inoltre condivise per vent’anni tramite l’insegnamento della materia all’Università degli studi di Roma La Sapienza, dove appunto era un docente. Ma in questa lunga carriera lavorativa, egli purtroppo non ha avuto strettamente a che fare con il campo della tecnologia, almeno non tramite ruoli specificatamente dedicati a questo ambito, rendendo la sua nomina a presidente della commissione algoritmi per l’impatto delle IA nell’ambito editoriale, piuttosto sorprendente.

Giuliano Amato

Perché dare a Giuliano Amato questo ruolo?

Negli ultimi anni, Giuliano Amato si è fatto conoscere tra i giovani per aver bocciato le proposte di referendum popolari su cannabis ed eutanasia avanzate nel 2022 dalla raccolta firme organizzata dall’Associazione Luca Coscioni. Ma in un’epoca dove la tecnologia sta crescendo sempre di più e l’intelligenza artificiale sta avendo un forte impatto nella vita di tutti i giorni, egli di sicuro non è la prima figura a cui le persone vanno a pensare quando si tratta di fare delle decisioni in questo campo.

Ribadiamo infatti che il suo ruolo sarà quello di valutare i vantaggi e svantaggi, nonché i rischi e le potenzialità di sviluppo, che l’intelligenza artificiale può avere nell’editoria e in generale nel settore occupato da giornalisti, autori, eccetera. Un argomento importante che segnerà fortemente il futuro dell’Italia in questo settore, e per quanto Giuliano Amato sia una persona di esperienza e con un bagaglio linguistico importante, la scelta di Alfredo Barachini, sottosegretario del governo Meloni all’editoria e all’informazione, di assegnargli questo compito risulta poco ponderata, soprattutto se consideriamo gli altri paesi.

In un approfondimento realizzato da IngenioWeb, infatti, è stato fatto notare come a ricoprire il ruolo in una commissione simile dedicata all’intelligenza artificiale nel Regno Unito sia stato incaricato Ian Hogarth, un imprenditore nel settore digitale di 38 anni, laureato in ingegneria informatica e specializzato in giochi combinatori e machine learning, una differenza sostanziale rispetto al nostro giurista di 85 anni. Al giorno d’oggi sono sempre di più i giovani che si interessano al settore informatico, persone con una grande voglia di crescere, con idee fresche e una conoscenza delle ultime tecnologie più elevata, costrette a dover mettere in pratica le loro capacità autonomamente o lavorando sotto le direttive di un’azienda, spesso all’estero.

Criticare l’aver dato questo importante incarico a un personaggio come Giuliano Amato non vuole sminuire la persona, ma semplicemente a sottolineare una difficoltà (o testardaggine), da parte del governo italiano, nel concedere grandi opportunità e responsabilità elevate a persone con meno esperienza, più giovani, ma sicuramente più qualificate, tenendosi ancora una volta su un binario più antico che premia la lunga carriera politica, a sfavore di uno basato sulla meritocrazia tecnica.

Giuliano Amato

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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