Il conflitto tra Israele e Palestina è approdato anche nel mondo occidentale, per lo meno sotto il punto di vista mediatico. Infatti, un gruppo di hacker anti-Israele ha attaccato, nella giornata di oggi, i siti internet di quattro aeroporti italiani, creando non pochi inconvenienti agli internauti.
L’offensiva informatica, che al momento è in fase di risoluzione, non è riuscita a intaccare i settori critici degli aeroporti interessati. Gli unici effetti sono stati quelli di rallentare la navigazione sui siti colpiti e di far comparire di immagini di propaganda filopalestinesi.
L’attacco hacker agli aeroporti italiani
I siti web degli aeroporti colpiti da un attacco hacker questa mattina sono quelli della Valle d’Aosta, della Calabria, della Puglia e quello di Napoli. L’offensiva portata avanti rientra nel tipo Ddos (Distributed denial of service).
In parole povere, un attacco Ddos consiste nell’invio di un numero molto grande di richieste a un sistema informatico, nel caso in questione i siti internet dei 4 aeroporti, con l’obiettivo di fargli esaurire tutte le risorse a disposizione.
Un sito web colpito da un attacco Ddos, quindi, risulterà molto lento durante la normale navigazione, poiché il sistema non sarà in grado di processare in modo corretto tutte le richieste inviate dagli utenti. Questo è esattamente ciò che è accaduto stamattina sui siti dei 4 hub aeroportuali. Inoltre, se una persona proverà a visitarli si troverà davanti non all’home page, bensì alla scritta “Palestina Libera”.
Dietro l’attacco ci sarebbe il gruppo anti-Israele Mysterious team Bangladesh. Stando alle scritte che compaiono sui sistemi colpiti, lo scopo dei criminali informatici era quello di protestare contro gli attacchi militari portati avanti dallo Stato di Israele contro la striscia di Gaza e il Governo di Hamas.Il gruppo era già salito agli onori della cronaca internazionale a seguito di una serie di violazioni perpetrate ai danni di alcuni portali indiani e israeliani.
L’attacco era stato “previsto” durante il Salone della Giustizia
L’attacco informatico tenutosi stamattina era stato in un certo senso previsto questa mattina da Gianluca Galasso, direttore dei servizi operazioni dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, durante il suo intervento al Salone della Giustizia, che si sta svolgendo proprio in questi giorni.
Infatti, nel corso il panel dedicato alla cybersecurity, egli aveva affermato “che considerato il posizionamento del nostro Paese sullo scacchiere internazionale riguardo alla crisi, ci possano essere azioni dimostrative”.
Una volta informato dell’accaduto, Galasso ha commentato dicendo che gli attacchi Ddos fossero stati “rivendicati, e ce n’è traccia pubblica, da un sedicente gruppo filo-palestinese”. Lo stesso ha comunque rassicurato la platea sul fatto che non fossero stati intaccati settori critici, ma che fosse solo una di quelle “azioni dimostrative” di cui aveva parlato precedentemente.