Sembra che Elon Musk ci abbia preso gusto col cambio di nome dei siti web, prima toglie dalla circolazione Twitter per trasformarlo in “X” e adesso ha offerto una ingente somma di denaro a Wikimedia (la fondazione che gestisce tutto) per cambiare il nome della più grande enciclopedia online in “Dickipedia“. La motivazione è molto semplice, in quanto riguarda il tutt’altro che buon rapporto tra Musk e il co-fondatore di Wikipedia Jimmy Wales.
La diatriba (che ormai dura da ben 4 anni) é stata generata dalla critica della propria pagina online presente su Wikipedia che lo ritrarrebbe come un imprenditore. Cosa che il magnate non ha per niente gradito e non ha perso tempo a rimarcare pungendo Wales con un post su Space X. “Ho appena guardato la mia wiki per la prima volta da anni. È da pazzi! A proposito, qualcuno può eliminare “investitore”. Praticamente non investo nulla” (come riportato nel dettaglio da Wall Street Italia). Avrebbe preferito (forse) che si concentrassero sulle sue attività, come appunto Tesla o SpaceX. Non è che l’inizio di una sequela di frecciate e accuse, come quella di Elon sull’effettiva necessità finanziaria di Wikipedia.
Effettivamente, la provocazione arriva in un momento poco felice per il portale di informazione, come si può leggere sulla nota iniziale della storia del portale. In effetti Wikimedia ha da coprire i costi di circa 700 dipendenti e appaltatori del suo staff. Questo nonostante un fatturato annuo di 155 milioni di dollari, spese annuali di 146 milioni di dollari, un patrimonio netto di 240 milioni di dollari e una dotazione in crescita, che ha superato i 100 milioni di dollari nel giugno 2021, secondo i dati della stessa Fondazione.
L’ironia ancora una volta geniale di Elon Musk
A quanto pare, l’offerta lanciata da un post su SpaceX è da ritenersi vera. Certo è che ogni offerta prevede qualcosa in cambio. In questo caso, oltre al danno anche la beffa. Infatti Musk resta coerente col suo pensiero sprezzante per quanto riguarda i servizi di Wikipedia e offre un miliardo di dollari purchè si trasformi in “Dickipedia”. Da questa parola, si può ben intuire il motivo del divertimento del CEO di Tesla.
Non tardano ad arrivare i commenti da parte degli utenti. Tra gli altri, emerge quello del giornalista Ed Krassenstein il quale incoraggia ad accettare l’offerta, suggerendo di ripristinare poi il nome dopo aver incassato i soldi. Ma sarebbe stato ingenuo lasciare aperta questa porta e a tal proposito il tycoon non si fa scappare nemmeno questo commento e ribatte dicendo: “Un anno minimo. Voglio dire, non sono uno stupido lol”. Fatto sta che dall’altra parte regna il silenzio, in quanto Wikimedia si riserva la facoltà di non rispondere.