Il nuovo titolo Blizzard, Diablo 4, non sta passando decisamente un bel momento in questo periodo. Server che si sono svuotati, lasciando gli utenti a giocare da soli come se fosse diventato un single player, e poi la quantità incredibile di errori fatti durante l’ultima patch, sia in gioco che durante la presentazione della stessa.
Com’era stato annunciato qualche tempo prima, con l’arrivo della nuova stagione 2, la stagione del sangue, Diablo 4 sarebbe arrivato su Steam, a partire dal 17 Ottobre del 2023. La community si aspettava, con l’arrivo nella piattaforma di Valve, che il nuovo capitolo della serie riuscisse un po’ a risollevarsi da questo periodo opaco che stava attraversando: spoiler, è successo l’esatto opposto.
Nel momento in cui è arrivato sulla piattaforma, Diablo 4 è stato fortemente vittima di review bombing da parte degli utenti, per tutta una serie di motivi che sono stati registrati nelle recensioni della pagina del negozio ufficiale. Il titolo, in questo momento, ha un 55% circa di apprezzamento, con 1300 recensioni positive e 1000 negative, oltre ad avere una valutazione “nella media“.
I motivi del review bombing
La maggior parte delle recensioni negative non sembrano essere derivate dal gioco in sé, quanto dalle scelte di Blizzard: molti si sono lamentati infatti delle microtransazioni, del live service, del fatto che non sia possibile giocare offline, del Battle Pass, dei dungeon ripetitivi e del fatto che le varie patch continuino a nerfare le build create dai giocatori.
Nelle ultime ore, tuttavia, qualche utente ha iniziato a mirare anche sul fatto che su Steam Deck sia praticamente ingiocabile, nonostante come avevamo riportato qualche tempo fa, Diablo 4 fosse compatibile. Molti hanno scritto nella propria recensione dell’eccessiva lentezza e dei continui freeze, mentre qualcuno invece non è nemmeno riuscito a farlo partire.
Insomma, poteva essere una grande occasione per Blizzard per risollevare le sorti del suo attuale gioco di punta, ma a quanto pare si dovrà impegnare ancora un po’ per far cambiare idea alla community, a partire da chi ha acquistato il gioco fino agli scettici che non hanno avuto fiducia fin dal principio.