Il 13 ottobre è stato pubblicato in Giappone l’edizione 2023 del “Libro bianco sulle misure per prevenire le morti per sovraccarico di lavoro“. Il testo approvato dal governo, parla di diversi argomenti, tra cui la dura realtà che affrontano coloro che lavorano nelle industrie dell’arte e dello spettacolo. SI è affrontato anche l’argomento delle molestie sessuale, e nel testo è venuto fuori un quadro abbastanza grave, soprattutto riguardo il doppiaggio: una doppiatrice su quattro è infatti vittima di molestie sessuali.
L’indagine sulle molestie sessuali nelle due industrie è stata condotta tra l’ottobre e il dicembre 2022, e sono stati interrogati più di 640 professionisti. Le persone che hanno dichiarato di aver subito molestie sessuali (divise tra “essere toccati in modo inappropriato da colleghi” e “ricevere pressioni per avere rapporti sessuali“), sono state più che altro le doppiatrici e i dipendenti delle emittenti televisive, la cui percentuale ammonta al 25,7% delle persone interrogate.
Gli attori e gli stuntman sono secondi con una percentuale del 20,4%, e per ultimi ci sono scrittori e creatori con il 16,7%. La molestia più comune è “essere toccati in modo inappropriato da colleghi“, riportata dal 70% delle doppiatrici e dal 50% di attori e stuntman.
Le reazioni del governo e del pubblico giapponese
Online gli utenti hanno commentato la notizia dicendo che questo è il lato oscuro del doppiaggio, e che in essa ci sono tanti cretini. Alcuni hanno citato anche il recente scandalo dell’agenzia Johnny & Associates, con cui si è scoperto che il compianto CEO ha abusato sessualmente di centinaia di ragazzi e ragazze di giovane età.
In altri commenti ci sono dichiarazioni un po’ controverse, come “Si dice che se si ha una vita sessuale attiva, si ha una voce migliore“. Un utente ha invece detto che già far doppiare scene di sesso dovrebbe essere considerato una molestia sessuale. Riguardo le percentuali invece, si pensa che gli attori subiscano meno molestie perché sono spesso accompagnati da un manager. Il governo intende affrontare apertamente questi casi, e ha realizzato delle linee guida volte a stabilire delle relazioni contrattuali eque in quel tipo di industrie, simile a un contratto introdotto a giugno.
