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Don’t Scream: il nuovo gioco horror in cui se urli… perdi

Il genere del videogioco horror cerca di reinventarsi continuamente per non cadere in cliché troppo scontati: il titolo dell’orrore del momento Don’t Scream, è certamente riuscito a riproporre la formula dell’horror con originalità, vediamo insieme come. Partiamo dal presupposto che lo stesso nome del titolo non potrebbe essere più esplicativo: non urlare.

Il segreto dietro questo gioco, infatti, sta nel nome stesso: urlare e spaventarci sarà la nostra condanna. La breve esperienza horror progettata dagli sviluppatori emergenti Joure & Joe ci richiederà un autocontrollo fuori dal comune: dentro e soprattutto fuori dal gioco.

Don't Scream

Don’t Scream. Letteralmente.

Come ci spiega infatti la descrizione sulla pagina Steam del gioco, servendosi del microfono del nostro PC il titolo sarà capace di riconoscere le nostre urla e, se lo farà, saremo costretti a ricominciare la nostra partita. Il sottotitolo di Don’t Scream è, infatti “If you scream, you restart”, e possiamo confermare che non è un sottotitolo casuale, ma proprio da prendere alla lettera.

La nostra missione, come riportano gli sviluppatori, sarà quella di sopravvivere nella foresta infestata per la bellezza di 18 minuti senza urlare dallo spavento: il gioco, con data d’uscita ancora ignota ma comunque prevista entro la fine dell’anno, potrebbe essere una delle challenge del terrore più originali di sempre.

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La riscoperta della grafica PSX per i giochi dell’orrore

Il titolo, come abbiamo visto essere una vera e propria moda degli ultimi anni, si ispirerà molto al comparto tecnico tipico delle PS1, proponendo una grafica in prima persona dal gusto anni ’90. Gli sviluppatori di horror indipendenti sono affascinati dal potere terrificante del poligono “old style”, come dimostrano alcuni titoli low-budget di successo come The Elevator.

Anche Don’t Scream si rifà a questo stile, aggiungendovi però questa meccanica del “suono” veramente inusuale: che sia forse la pietra miliare di un nuovo genere di gioco horror “4D”? Certamente si tratta di un esperimento interessante sul quale non vediamo l’ora di mettere le mani, in attesa che il titolo esca dall’accesso anticipato.

paura?

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Sara Pandolfi

Sara Pandolfi

Classe 2004, ma il mio gioco preferito è più vecchio di me. Mi trovate in giro per le strade con uno scudo Hylia sulle spalle e questo dovrebbe già spiegarvi molte cose

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