La situazione in Medio Oriente sta venendo ovviamente seguita da tutto i mondo, online girano moti post riguardo l’attuale guerra, tra cui anche alcuni post controversi come quelli del leader iraniano Khamenei e della ex porno attrice Mia Khalifa. Nei giorni scorsi Elon Musk e i suo socia X/Twitter hanno preso la decisione di lasciare online i controversi post di Khamenei perché considerati di interesse pubblico.
Ovviamente hanno iniziato a circolare anche diverse fake news, che hanno messo Musk nuovamente nei guai con l’Europa, che gli ha inviato una lettera per incitarlo a fare qualcosa in merito. I social di Musk aveva già fallito a bloccare la diffusione di fake news dalla Russia riguardo la guerra in Ucraina. Musk ha risposto facendo rimuovere dal social tantissimi account legati ad Hamas.
Oggi è stato Telegram a esprimersi riguardo a diffusione dei contenuti legati alla guerra tra Israele e Hamas. Come ogni comunicazione dell’app di messaggistica, questa è stata diffusa dal canale ufficiale de CEO Pavel Durov.
Il messaggio di Telegram
All’inizio del messaggio, Durov sottolinea come ogni giorno i moderatori e gli strumenti di intelligenza artificiale di Telegram rimuovono milioni di contenuti che sono dannosi dall’app, e che affrontare la questione della copertura legata alla guerra è raramente ovvio. Ha poi parlato dell’uso dell’app da parte di Hamas, e su cos’ha intenzione di fare il social:
“All’inizio di questa settimana, Hamas ha utilizzato Telegram per avvisare i civili di Ashkelon di lasciare l’area prima dei loro attacchi missilistici. Chiudere il loro canale aiuterebbe a salvare vite umane o ne metterebbe in pericolo altre? C’è sempre la tentazione di agire in base agli impulsi emotivi. Ma situazioni così complesse richiedono un’analisi approfondita che tenga conto anche delle differenze tra le piattaforme social“.
L’imprenditore mette in chiaro che a differenza di tante altre app simili, Telegram fa arrivare agli utenti solo il contenuto a cui si sono specificamente iscritti, quindi è improbabile che gli utenti canali dell’app possano essere utilizzati per amplificare la propaganda dei militanti in maniera significativa. Anzi per lui i canali di Hamas potrebbero essere una “fonte unica di informazioni di prima mano per ricercatori, giornalisti e verificatori di fatti“, e distruggerli rischierebbe di esasperare una situazione già grave, quindi Durov e il suo team molto probabilmente non li oscureranno.