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Google riabilita l’inserimento degli altoparlanti intelligenti in gruppi diversi: annullata la multa di 32 milioni verso Sonos

La causa intentata da Sonos nell’ormai lontano 2020 termina con una vittoria a favore di Google e l’annullamento da parte di un giudice federale della California dei 32.5 milioni di dollari di multa. Stando a quanto dichiarato, l’azienda proprietaria dell’efficiente Home Sound System Wireless avrebbe impropriamente cercato di collegare i loro brevetti di audio multi-room alla tecnologia utilizzata dai dispositivi della casa statunitense, la cui domanda del brevetto è stata invece richiesta nel 2006.

Questa decisione è stata presa dopo il ricorso del gigante della tecnologia alla decisione del primo giudice federale, annullando di fatto il verdetto che vedeva sfavorita l’azienda e favorita Sonos, riportato da Reuters. Le accuse riguardanti i brevetti sono state definite inapplicabili, concludendo inoltre che le domande dei loro brevetti coinvolti nella causa sono stati depositati soltanto nel 2019, diversi anni dopo la presentazione del piano di Google nell’utilizzare questa tecnologia, con tanto di valutazioni per una possibile collaborazione.

Sonos dal suo lato non si è dimostrata d’accordo con la decisione finale del giudice, promettendo di fare ricorso e perpetrando la causa. L’azienda ha definito la scelta del giudice come errata sia dal punto di vista dei fatti, che dal punto di vista legale. Una dichiarazione pesante la quale però sottolinea la convinzione dell’azienda del suo essere dalla parte della ragione, non disposta a transigere su questa violazione della loro proprietà intellettuale.

Google Nest Hub

L’aggiornamento dell’app Home

A fronte di queste accuse, Google si era mossa su diversi fronti per prevenire ulteriori problematiche a causa in corso, come ad esempio l’organizzazione e la gestione dei gruppi di dispositivi quali altoparlanti intelligenti Google Nest, Chromecast, display intelligenti e altri presenti nell’app Home. Una delle mosse preventive era stata la possibilità di aggiungere certi dispositivi a un singolo gruppo di altoparlanti per volta, modifica adesso finalmente riportata alla versione precedente dopo la vittoria della causa.

Nonostante l’intenzione di continuare la causa, Google ha optato per ripristinare la situazione a prescindere dalle intenzioni di Sonos. Sarà dunque di nuovo possibile aggiungere i dispositivi “incriminati” a diversi gruppi di altoparlanti, i quali potranno finalmente gestirli a dovere e come era stato inteso prima del 2020.

L’aggiornamento è in rilascio graduale per tutte le versioni dei dispositivi tramite un aggiornamento dell’applicazione Home su Android, con la modifica presto prevista anche sull’applicazione destinata agli utenti iOS. Questa finalmente rimuoverà ufficialmente il messaggio che compare nel quale è citata l’impossibilità di aggiungere un dispositivo a diversi gruppi di altoparlanti intelligenti, dando dunque più libertà di configurazione all’utente.

Altoparlante intelligente Google Nest

Leggi anche: GOOGLE ANNUNCIA L’ARRIVO DI BARD ANCHE SU ASSISTANT

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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