L’Unione Europea torna ad ammonire Elon Musk riguardo alle fake news su X (precedentemente conosciuto come Twitter) dopo appena un mese. Questa volta ad aver attirato l’attenzione dell’UE sarebbe la troppa disinformazione che circola sull’argomento degli attacchi di Hamas in Israele.
La lettera, che è possibile trovare in versione integrale su The Guardian, sollecita Musk ad intraprendere delle azioni risolutive sulla questione per non incorrere in una violazione del Digital Services Act (DSA) in vigore dallo scorso 25 Agosto. Tale trasgressione potrebbe costare al social il 6% delle sue entrate globali o l’oscuramento totale in Europa.
Non è la prima volta che Meta ed X si ritrovano a dover affrontare accuse di questo genere. Di recente, avevamo parlato di come un report della commissione europea avesse portato alla luce il fatto che queste piattaforme non fossero riuscite a bloccare la fuoriuscita e la condivisione di notizie false provenienti dalla Russia, incorrendo in una diretta violazione del DSA.
La lettera e la risposta di Musk
Thierry Breton, il commissario europeo responsabile dell’ammonimento, ha ricordato con parole forti al CEO di Tesla l’importanza che ha il DSA nel proteggere l’Unione Europea dalla disinformazione e dai contenuti illegali che possono girare sulla sua piattaforma. Ad esempio, dice, sono stati segnalati moltissimi casi di immagini e fatti palesemente manipolati riguardo gli eventi di sabato scorso, ed addirittura qualche filmato preso in realtà dai videogiochi.
Come prima cosa, c’è bisogno di più trasparenza riguardo ai contenuti permessi su X e più fermezza nell’applicare le politiche dell’azienda. Questo è particolarmente importante quando si parla di contenuti violenti e attacchi terroristici. […] In secondo luogo, dopo la ricezione di una segnalazione riguardante dei contenuti ritenuti illegali sulla piattaforma in UE, c’è bisogno di una risposta più immediata e diligente.
Thierry Breton
La risposta di X è arrivata questa mattina, con la rimozione di centinaia di account affiliati ad Hamas. Lo ha comunicato Linda Yaccarino, la CEO del social. Nella dichiarazione si può leggere di come questa decisione arrivi in seguito agli attacchi contro Israele di sabato, e di come ogni giorno gli venga ricordata la responsabilità globale nel proteggere la discussione pubblica, garantendo l’accesso a notizie vere e sicure a tutti i propri utenti.