La settimana scorsa Meta era completamente entusiasta dei suoi annunci del Meta Connect 2023 riguardo i suoi sforzi nel campo delle intelligenze artificiali, tra cui la rivelazione ufficiale degli avatar del Metaverso e dei chatbot basati su persone famose a livello mondiale. Dietro le quinte di tutti questi progetti però le cose non stanno andando proprio benissimo, e in questi giorni stanno emergendo dei segnali preoccupati.
Secondo quanto riportato da Reuters, l’azienda sta licenziando molti dipendenti della divisione Reality Labs, il cui team è conosciuto anche come FAST (Facebook Agile Silicon Team). Questo team è composto soltanto da 600 membri, i quali avrebbero appreso la notizia all’inizio della settimana dai canali d’informazione interni all’azienda. Non si sa ancora quante persone perderanno il loro lavoro o il motivo dietro questi licenziamenti, anche se potrebbe essere dovuta agli ingenti investimenti fatti sulle AI negli ultimi anni. Zuckerberg aveva già avvertito gli investitori di possibili nuovi tagli lo scorso marzo.
Ultimamente FAST ha avuto alcune difficoltà nel produrre chip in silicio che siano in grado di competere con quelli di aziende specializzate come Qualcomm (il principale fornitore dei chip per i visori VR dell’azienda), e sembra stia venendo ritardata ritardando la realizzazione di GPU che possano aiutare i suoi investimenti nel campo delle AI.
Le perdite di Meta
Meta aveva già tagliato migliaia di posti di lavoro nel 2022, tra cui anche alcune posizioni di FAST. A febbraio l’azienda aveva registrato perdite per 13,73 miliardi di dollari, di cui 4 miliardi solo per il flop dei suoi visori VR. Il futuro Meta Quest 3 potrebbe risultare un’eccezione, anche se ancora non è certo se le persone saranno disposti a pagare ben 500 dollari per acquistarlo.
La potenza di Quest 3 è stata presentata durante l’evento della scorsa settimana tramite un’intervista Zuckerbergc nel Metaverso condotta dallo youtuber Lex Fridman, conosciuto per le sue interviste ai big del settore tecnologico. I due si sono infatti parlati a migliaia di chilometri di distanza tramite gli avatar dello spazio virtuale dell’azienda (avevano entrambi addosso il Quest 3).