Dopo mesi passati a ricostruire il world-building dopo la fine dell’immensa Saga di Garou e ad approfondire i personaggi attraverso quella degli Esper, One Punch Man torna finalmente a mostrarci ciò per cui, tempo fa, abbiamo iniziato ad amarlo: Saitama che tirando un singolo pugno è in grado di sconfiggere qualsiasi nemico.
Buona parte del capitolo 193 della serie trascorre così, mostrandoci il nostro protagonista intento a gironzolare per la città e a sconfiggere criminali ovunque si rechi sempre con un unico, singolo pugno. L’apertura del capitolo del resto mostra proprio questo, creando un esilarante e straniante effetto rispetto alla conclusione dello scorso, incentrato invece su Garou e Bang.
Il disegno di Yusuke Murata, sempre dinamico e ricchissimo di dettagli anche in sequenze così semplici, riesce poi a rendere il tutto ancora più affascinante ed interessante e a non annoiarci anche quando tutto sembra apparentemente ripetitivo.
Ad un certo punto il nostro protagonista trova persino un antico dragone tornato in vita dopo secoli, carico di odio e di ira nei confronti della razza umana e desideroso solo di seminare distruzione e morte. Anche in questo caso, però, le aspettative degli spettatori vengono spazzate via e Saitama riesce a spazzarlo via con un pugno.
Dopo la metà del capitolo 193 di One Punch Man ci spostiamo di nuovo su Saitama e King intenti a giocare ai videogiochi come loro solito. Improvvisamente arriva sul posto Flash L’Abbagliante, che chiede l’aiuto del protagonista per cercare il mostro Manako, proponendogli persino di diventare suo discepolo. Saitama rifiuta, ma ciò porta ad uno scontro tra Genos e Flash e il protagonista è costretto ad interromperli, accettando dunque l’incarico dopo un siparietto molto divertente in pieno stile One Punch Man.
Saitama, però, afferma di non voler essere chiamato col suo nome da eroe da Flash e quest’ultimo prende tale richiesta come un’affronto, decidendo di sfidarlo a duello per mostrargli quanto debole e privo di esperienza lui sia rispetto agli Eroi di Classe S.
Il capitolo termina così, perciò non sappiamo se effettivamente i due combatteranno o se il protagonista troverà un modo per sfuggire allo scontro, riuscendo così a nascondere ancor auna volta la sua vera forza.
