Che Elon Musk sia un genio incompreso e propenso a non farsi comprendere, è cosa nota. Il grande imprenditore e proprietario di X (ex Twitter), amministratore delegato di Tesla e cofondatore di Neuralink, ha spesso stupito il mondo con le sue scelte economiche e imprenditoriali al limite del rischio e della stravaganza, come in quest’ultima occasione.
È iniziata infatti una modifica consistente per i piccoli e grandi editori che si affidano al social in questione per la condivisione dei propri contenuti testuali: il sito e l’app non visualizzeranno più il titolo degli articoli condivisi su X. L’idea era in lavorazione da tempo, dovuta soprattutto – secondo lo stesso Elon Musk – ad una scelta di miglioramento estetico.
Come si fa senza titoli?
Questa scelta avrà senz’altro un impatto sul modo in cui i media e gli editori condivideranno i propri contenuti su X, dal momento che il titolo riveste un ruolo principale per catturare l’attenzione del lettore e portarlo ad aprire il link con l’informazione in esame. E non ci vuole un fuffaguru del marketing per sapere che i guadagni di tante testate e servizi associati a media traggono profitto dall’apertura di articoli (contenenti adv e pubblicità varie).
Bisognerà sicuramente ingegnarsi di conseguenza: gli articoli, per la generosità di Elon Musk, possono ancora rimandare al sito facendo clic sull’immagine di copertina. Quindi, un’opzione valida potrebbe essere inserire il titolo all’interno dell’immagine, tramite uno dei tantissimi programmi (o app) di grafica. Un po’ macchinoso, ma se cambiano le regole del gioco ci si deve adattare. Un’altra opzione potrebbe essere quella di riportare il titolo direttamente nel primo rigo del corpo del testo, così da dargli la precedenza in lettura.
Tutto questo, ricordiamolo, per “motivi di estetica”. Anche se, il nostro caro Elon Mask ha spesso mostrato un sorta di astio verso i big media, sollecitando piuttosto la gente comune a fare del giornalismo da sé, pubblicando (sulla sua piattaforma) testo, audio e video di fatti importanti della vita reale. A maggio del 2023 ha twittato: “Il giornalismo partecipativo rompe il monopolio detenuto da una manciata di editori – e naturalmente a loro non piace.”
I cambiamenti di Elon Musk su X
Questo è solo l’ultimo dei cambiamenti che Elon Musk ha apportato a X da quando ne è proprietario, da ottobre 2022. Infatti, il primissimo atto di modifica si è sostanziato nel cambiare nome del social, da Tiwitter a X, come la sua lettera preferita dell’alfabeto; cambiare completamente il meccanismo di concessione della spunta blu, che indicava un profilo verificato e seguito da un certo numero di seguaci, in favore di una versione a pagamento che consenta a tutti gli abbonati di averla, a patto che si paghi per averla.
E come dimenticare il nutrito numero di licenziamenti, circa l’80% della forza lavoro dell’azienda? Da 7.800 a circa 1.500, poiché ha tentato di tagliare i costi e portare l’azienda in attivo. A proposito della terribile situazione finanziaria che la società stava affrontando, Musk ha detto: “I tempi disperati richiedono misure disperate…Era davvero una situazione molto difficile quando l’accordo con Twitter si è chiuso“. Una scelta necessaria, quindi, secondo l’imprenditore sudafricano.
In pentola bolle un altro cambiamento, anzi, una soluzione ad un problema. Infatti, Elon Musk ha recentemente affermato che X si sta migliorando e muovendo per combattere i vasti eserciti di bot che popolano un po’ tutti i social ultimamente. Il rimedio è di chiedere un piccolo pagamento mensile per l’uso del social X, “pochi dollari o qualcosa del genere”. In questo modo, potremmo essere abbastanza certi che ad usare l’app siano persone in carne ed ossa. Ma sarà una mossa apprezzata dagli utilizzatori dell’ex Twitter? Non ci resta che attendere la nuova mossa di Elon Musk per scoprirlo.