Minato Namikaze è visto da centinaia di fan di Naruto in tutto il mondo come un personaggio intoccabile: sempre nel giusto, sempre assolutamente perfetto e impossibile da criticare. Quarto Hokage, padre del protagonista e diretto responsabile del salvataggio del Villaggio della Foglia in seguito all’attacco di “Madara” e della Volpe a Nove Code il giorno della nascita di Naruto, la carriera di Minato è praticamente costellata di successi, di azioni per cui non possiamo fare altro che lodarlo e ammirarlo.
Ad una analisi più attenta e oggettiva della situazione, però, appare ben chiaro che in realtà Minato di errori ne abbia fatti, e sebbene si sia effettivamente ritrovato dalla parte del torto poche volte nel corso della sua vita quelle poche volte sono state decisive e hanno creato un effetto farfalla le cui gravissime conseguenze sono arrivate fino al “presente” del manga e hanno portato, di fatto, allo scoppio della Quarta Grande Guerra Ninja.
Minato è stato maestro di un team brillante ma del quale purtroppo è sopravvissuto un solo membro: sia Obito che Rin sono morti durante missioni solitarie durante le quali il Maestro si trovava da tutt’altra parte e, in entrambi i casi, è arrivato troppo tardi per salvare la vita ai ragazzi. Il più grande errore del futuro Quarto Hokage, però, non è l’essere arrivato tardi, questo potrebbe capitare a tutti.
Il più grande errore mai compiuto di Minato ha radici molto più profonde e personali di un semplice “essere arrivato troppo tardi”: è l’aver trattato Kakashi come se fosse un Jonin adulto e non come il ragazzino di soli dodici anni quale era.
Se Minato avesse compreso le difficoltà di Kakashi e gli fosse stato più vicino, impedendogli di fatto di intraprendere da solo la pericolosissima missione del Ponte Kannabi come unico Leader, probabilmente Obito non sarebbe morto e quasi sicuramente anche Rin sarebbe riuscita a sopravvivere: di conseguenza la Volpe a Nove Code non avrebbe mai attaccato il villaggio e la Quarta Grande Guerra Ninja non sarebbe mai scoppiata.
Minato stesso, al momento della Resurrezione, riconosce il suo errore e cerca di fare ammenda per esso, riconoscendo in Tobi il vecchio allievo con il quale un tempo avevo condiviso lo stesso sogno di diventare Hokage.