Non ci sono buone notizie per il multiplayer di The Last of Us, progetto la cui lavorazione ha subito un processo travagliato e che sembra ora arrivato a un vicolo cieco. Secondo alcune fonti infatti, il titolo non sarebbe stato cancellato in via definitiva ma in questo momento, di fatto, il suo sviluppo sarebbe bloccato.
A rivelarlo è stata la testata statunitense Kotaku, che ha appreso la notizia da due fonti informate sulla situazione. Il progetto a quanto pare non si troverebbe in una situazione rosea e Naughty Dog avrebbe dato il via a un taglio del personale, comunicato solo internamente.
The Last of Us Factions, questo il nome del progetto, era nato inizialmente come comparto multiplayer del secondo capitolo della serie, per poi essere promosso a titolo stand-alone con modello live service. A tre anni dall’inizio dello sviluppo però, pochissime informazioni sul gioco sono effettivamente state pubblicate fino a quando, qualche mese fa, Bungie ha effettuato una valutazione interna del progetto esprimendo un’opinione negativa.
Naughty Dog licenzia oltre 25 dipendenti
A fare le spese del blocco in cui è incappato il progetto, sono stati alcuni dipendenti di Naughty Dog. Sempre secondo le fonti citate da Kotaku sarebbero oltre 25 i licenziamenti che hanno colpito lo studio di Santa Monica. Tra i dipendenti tagliati figurerebbero anche artisti e produttori, ma il ramo più colpito sarebbe quello del controllo qualità, mentre non sarebbero stati coinvolti i membri dello staff a tempo pieno.
Le fonti affermano che al personale licenziato non è stata offerta alcuna indennità e che sia a loro, che ai dipendenti rimanenti, sono state fatte pressioni per fare in modo che la notizia rimanesse segreta. I contratti saranno però terminati solo alla fine del mese di ottobre, pertanto dovranno continuare a lavorare per il resto del mese. Kotaku afferma che Sony, interpellata sulla vicenda, non avrebbe per ora fornito un commento ufficiale.
I tagli arrivano pochi mesi dopo l’annuncio del ritiro di Evan Wells, co-presidente di Naughty Dog, e il contemporaneo annuncio di Neil Druckmann riguardante una ristrutturazione dei “piani alti” dello studio responsabile di The Last of Us. Che a questo punto rischia seriamente di vedere cancellato il progetto multiplayer del suo titolo di punta, magari per concentrarsi pienamente su un terzo capitolo numerato.