E alla fine è arrivato anche PayDay 3, a distanza quasi perfetta di 10 anni dal capitolo precedente, l’ultima iterazione della serie Starbreeze, offre un mix di meccaniche ben consolidate amalgamato a qualche gradita novità.
Nonostante ci siano stati tentativi di emularlo (vedasi Crime Boss: Rockay City, che tra l’altro vedeva la partecipazione di Chuck Norris WTF) il videogame di Overkill e Deep Silver ha sempre mantenuto il suo charme lasciando ben poco spazio alla concorrenza.
Ora con l’arrivo del terzo gioco, noi siamo pronti a tornare a rapinare banche, gallerie d’arte e discoteche di lusso a suon di musica martellante e adrenalinica come mai prima d’ora, ma il gioco sarà all’altezza dell’ormai leggendario secondo capitolo? Seguiteci nella nostra recensione completa.
Squadra che vince non si cambia
Il gameplay di PayDay 3 è sostanzialmente invariato nel core del gameplay, si inizia come al solito con la raccolta di informazioni, in abiti civili, condividendo con i compagni di squadra le posizioni delle guardie e delle telecamere.
Da qui in poi la scelta sarà nostra, o comunque della nostra abilità, possiamo procedere in modo stealth e compiere una rapina da mission impossible oppure, se le allerte scattano o si viene visti compiere azioni sospette il gioco farà partire immediatamente la fase d’assalto in cui dovremo prendere gli innocenti in ostaggio e cercare una via alternativa per portare a segno il colpo, mentre la polizia proverà in tutti i modi a metterci i bastoni tra le ruote.
C’è da dire che titoli precedenti hanno spesso lottato nel bilanciare obiettivi assurdi e “da videogame”con meccaniche simil-simulative, causando a volte frustrazione e confusione per i nuovi giocatori, ma fortunatamente, PayDay 3 affronta questo problema rimuovendo gli elementi più complicati dei colpi.
Scompaiono infatti le fasi di pre-pianificazione super intricate in cui poter scegliere il luogo d’entrata o acquisire chiavi bonus che avrebbero aiutato durante il colpo, dando l’illusione di poter scegliere l’approccio all’azione (quando in realtà al 90% dei casi si sceglieva sempre la stessa build).
È stata modificato inoltre il sistema di gestione degli ostaggi, che ora risponderanno più spesso in modo ubbidiente e potranno non solo essere usati come scudi umani o scambiati con i nostri compagni caduti, ma anche scambiati con un ritardo dell’assalto della polizia o addirittura potranno aiutarci con l’apertura di determinate porte o casseforti che richiedono l’operazione in coppia.
Insomma, in Payday 3, è sempre essenziale avere un piano solido per ogni missione, ma il sistema è stato limato per renderlo più user friendly e meno serioso rispetto al passato.
Più azione, più divertimento, più tutto
Un miglioramento significativo in PayDay 3 rispetto al suo sequel è l’aumentata mobilità e il gunplay delle armi. Ora si può scivolare, utilizzare i civili come scudo umano, e sbloccare le armi più potenti come bonus invece di portarsi una sola arma primaria per Heist (attualmente sono disponibili un fucile da cecchino .50cal e un lanciagranate)
La selezione delle armi e dei personaggi però attualmente non è altrettanto vasta come in PayDay 2, che ovviamente reduce da 10 anni di aggiornamenti ha un parco heisters e un armamentario molto più elaborato e vasto, ma comunque PayDay 3 offre una buona varietà, che sicuramente sarà espansa nel corso degli anni.
Oltre al lato gameplay il gioco ha subito un grande upgrade a livello di motore grafico, passando dal proprietario Diesel Engine all’Unreal Engine 4 che significa prestazioni nettamente migliori in tutto e per tutto, con caricamenti più veloci, grafica migliore, riflessi e collisioni migliorate e tutto ciò che ne consegue. Il motore sarà addirittura aggiornato alla versione 5.0 nel corso del tempo, come confermato dagli sviluppatori Starbreeze Studios.
Torna invece la personalizzazione dei componenti della banda, che potranno essere modificati in termini di maschere, outfit e guanti. Gli outfit sono onestamente troppo monotoni e quasi tutti uguali, probabilmente vittime della wave di John Wick gli sviluppatori hanno deciso di aggiungere tantissimi tipi diversi di smoking e tuxedo, pochi vestiti “normali” e ancora meno completi d’assalto, facendoci si sentire dei veri gentiluomini in missione alla Robin Hood, ma c’è la sensazione che si possa rompere un po l’atmosfera “sporca” del gioco.
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I capi d’accusa
Tuttavia, PayDay 3 non è un gioco perfetto, infatti c’è un problema con l’eccessiva enfasi sulla furtività in alcune missioni. Il gioco incoraggia fortemente il gameplay stealth, ma questa enfasi a volte limita l’esperienza di gioco per chi desidera un’azione più frenetica. La missione “Rock The Cradle” per esempio è praticamente impossibile da completare in “Loud” e non ricordiamo di aver mai avuto la stessa esperienza sul capitolo precedente.
La progressione del gioco inoltre è stata rallentata, c’è un totale di 100 livelli per membro ma con solo 21 punti esperienza ottenibili da spendere nello skill tree, il che significa che non potremo riempire tutti gli slot per ogni personaggio e soprattutto che otterremo un punto esperienza ogni circa 4 livelli. In più ogni singolo oggetto è acquistabile in game ma i giocatori stanno segnalando che il guadagno dei vari colpi non cambia di molto in base al numero di sacchi conquistati, rallentando ancora lo sbloccaggio degli elementi del gioco, sia armi che cosmetici. A questo va aggiunta la presenza di microtransazioni che sono probabilmente la risposta a tutti i dubbi sorti nelle precedenti 4 righe di testo.
Per chiudere la sezione relativa ai difetti c’è poi da considerare l’assenza di una modalità offline combinata ai problemi di server che durante i primi giorni di rilascio hanno impedito a tutti i giocatori di partecipare alle partite causando un forte review bombing da parte dell’utenza.
La sentenza
In sintesi, PayDay 3 offre un’esperienza divertente, di ottima qualità ma con ancora spazio per i miglioramenti. Le meccaniche di gioco aggiunte e l’eliminazione di alcune complicazioni delle rapine lo rendono più accessibile, tuttavia, l’accento eccessivo sulla furtività e i problemi di progressione potrebbero renderlo meno appagante per chi cerca un’azione più intensa o anche solo un esperienza pari pari a PayDay 2. Con ulteriori aggiornamenti e qualche DLC (magari gratuito) PayDay 3 potrebbe diventare un titolo ancora più coinvolgente del suo predecessore, ma attualmente c’è un divario ancora troppo grande da colmare.
Payday 3 è un gioco sparatutto in prima persona sviluppato da Starbreeze Studios e Overkill Software, pubblicato da Deep Silver. Il gioco è il seguito di Payday 2 ed è il terzo capitolo della serie Payday. È stato rilasciato per PlayStation 5, Windows e Xbox Series X/S il 21 settembre 2023, la seduta è sciolta.
PayDay 3
Voto - 8
8
/10
Payday 3 è un gioco sparatutto in prima persona sviluppato da Starbreeze Studios e Overkill Software, pubblicato da Deep Silver rilasciato per PlayStation 5, Windows e Xbox Series X/S il 21 settembre 2023