Dopo ben 148 giorni di sciopero, Hollywood vede la fine della rivolta degli sceneggiatori. È stato un lungo periodo di blocco, soprattutto se pensiamo a quanti ritardi e spostamenti a data da destinarsi si sono accumulati riguardo a film e serie tv. Sono molti gli interessi che orbitano intorno all’industria cinematografica, e forse adesso abbiamo più chiara la rilevanza della cosa.
I leader della Writers Guild of America (WGA) hanno votato all’unanimità l’autorizzazione per i loro membri di tornare a lavorare, accettando di fatto l’accordo provvisorio tra i negoziatori sindacali e gli avvocati degli Studios. La situazione appare dunque sbloccata e pronta a sciogliere le file di malumori e picchetti che hanno invaso le vie di Hollywood.
In una nota rilasciata dagli esponenti della WGA si attesta che il nuovo accordo: “…Consente agli scrittori di tornare al lavoro durante il processo di ratifica, ma non influisce sul diritto dei membri di prendere una decisione finale sull’approvazione del contratto“, definendolo comunque “eccezionale, con guadagni e protezioni per i membri in ogni settore del business!“
Terminato lo sciopero degli sceneggiatori ad Hollywood
Gli sceneggiatori di Hollywood possono dunque ritenersi soddisfatti della vittoria, dal momento che i termini del nuovo contratto (in attesa di ratifica) includono molte delle richieste espresse in sede di contrattazione: regole rigorose per l’uso e la protezione dell’Intelligenza Artificiale sui progetti, compresi divieti di utilizzare l’IA per la scrittura di nessun materiale o di utilizzarla come “punto di partenza” per spettacoli e film; i salari minimi aumenteranno del 5%, con ulteriori aumenti nei prossimi due anni, con annessi aumenti consistenti legati ai servizi di streaming.
A buon diritto, poiché Hollywood si è imposta, nell’ultimo decennio, anche nelle piattaforme digitali e non solo nei cinema. Gli scrittori hanno chiesto la loro giusta quota del successo di spettacoli e film in streaming e hanno vinto diverse importanti disposizioni relative allo streaming che non esistevano in precedenza. Ad esempio, le aziende adesso dovranno essere più trasparenti sui numeri degli spettatori in streaming, cosa che i giganti dello streaming come Netflix hanno spesso evitato di segnalare, o lo hanno fatto in modo poco trasparente.
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Con questi nuovi accordi, l’industria dell’intrattenimento di Hollywood sta vedendo nascere una nuova era, fatta di maggior giustizia ed equità. Anche se, per onore di cronaca, non possono tirare un vero e proprio sospiro di sollievo dal momento che è ancora attivo lo sciopero degli attori SAG-AFTRA. Si troverà un accordo anche con loro?
