Chi non ha mai fatto un acquisto su Amazon? L’e-commerce più grande al mondo, che ha reso il suo fondatore Jeff Bezos uno degli uomini più ricchi del globo. Dagli oggetti di uso comune a quelli più ricercati, passando per vantaggiose offerte legate al Black Friday o ai Prime Day, Amazon rappresenta un luogo di incontro tra domanda e offerta di cui, ormai, è difficilissimo farne a meno.
Data la sua popolarità tra i clienti, non stupisce che i competitor minori siano un po’ saturi della sua egemonia all’interno del mercato. Come riporta il New York Times, la Federal Trade Commission e 17 stati hanno intentato una causa accusando la società di soffocare illegalmente la concorrenza. A loro parere, infatti, la piattaforma porta avanti illegalmente un monopolio su settori della vendita al dettaglio online schiacciando i commercianti e favorendo i propri servizi.
Amazon accusata di monopolio illegale
Secondo la FTC, l’agenzia americana che difende i consumatori e applica le leggi antritrust, l’operato di Amazon merita di essere punito poiché gestisce e protegge un monopolio di vendita al dettaglio impedendo l’equa concorrenza. In una nota d’agenzia emessa dalla FTC si legge che: “Una singola società, Amazon, ha preso il controllo di gran parte dell’economia al dettaglio online. Sfrutta i suoi monopoli in modi che arricchiscono sé stessa, ma danneggiando sia le decine di milioni di famiglie americane che fanno regolarmente acquisti sul superstore online di Amazon, sia le centinaia di migliaia di aziende che si affidano alla piattaforma per raggiungerli.”
Questa presa di posizione è legata al fatto che Amazon ha impedito ai commercianti sulla sua piattaforma di offrire prezzi più bassi altrove, e li ha costretti a spedire i prodotti con il suo servizio logistico se volevano far parte del pacchetto di abbonamento Prime. “La causa punta a chiedere ad Amazon di rendere conto di queste pratiche monopolistiche e di ripristinare la promessa perduta di una concorrenza libera ed equa”, ha affermato Lina Khan, presidente della Federal Trade Commission.
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Si attendono tempi burrascosi per Jeff Bezos, che di certo non è estraneo a questo genere di cause. Nel 2021, l’Italia nella figura dell’AGCM (Antitrust italiana) ha multato per oltre un miliardo di euro Amazon, per aver discriminato i venditori indipendenti che usano il suo sito. Le condotte della piattaforma avrebbero accresciuto il divario tra il suo potere e quello della concorrenza anche nell’attività di consegna degli ordini e-commerce. Che i soldi del colosso Bezos possano far concludere anche questa nuova causa in tempi brevi? Staremo a vedere.