Non basterebbe una frase per sintetizzare la grandezza di The Office tra le serie tv comedy. “È quello che ha detto lei!” o, per gli amanti della lingua originale “That’s what she said!”. Con questa iconica frase di Michael Scott, quanti bei momenti saranno tornati in mente: Michael che prova a far colpo su Jan Levinson, o che cerca l’ammirazione di Jim e degli altri venditori, con Pam che lo guarda amareggiata e pronta a mettere una pezza sulla sua prossima uscita infelice. Scranton, avrai sempre un posto speciale nel mio cuore (ndr).
E si direbbe che io non sia il solo! Difatti, voci di corridoio affermano che c’è in giro la sceneggiatura per un reboot di The Office. Ma andiamo per ordine, prima di saltare a conclusioni affrettate che potrebbero sfociare nel penale. Dal momento che la WGA ha raggiunto un accordo per porre fine allo sciopero che andava avanti da cinque mesi, hanno cominciato a girare per il web idee e sceneggiature fin adesso tenute top secret.
Tra queste mirabolanti nuove proposte, ci sarebbe proprio un revival della serie NBC che tenne banco in America e nel mondo dal 2005 al 2013, considerata a buon diritto come uno degli spettacoli più divertenti che abbiano abbellito il palinsesto televisivo. I personaggi di The Office, in effetti, sono diventati dei pilastri a cui ancora oggi si fa riferimento. Pensiamo a Dwight Schrute, a Jim Halpert o a Kevin Malone. Quante ne hanno combinate in quella Dunder-Mifflin.
Il creatore di The Office, Greg Daniels, pensa ad un reboot
Il primo pensiero è sicuramente: “Ma perché? Non serve!”. Ed è più che comprensibile, poiché spesso un reboot non funziona e porta anche far perdere valore alla serie che intende riprendere. Per questo, il creatore della serie, Greg Daniels, ci ha tenuto a specificare meglio l’idea che lui stesso sta portando avanti: “Non penso che sarebbero gli stessi personaggi. Penso che sarebbe una specie di estensione dell’universo, come il modo in cui [The] Mandalorian è un’estensione di Star Wars.”
In questo senso, ossia su una forma altra di The Office, un “basato su…”, potremmo rimettere a posto i forconi e vedere che cosa il genio creativo di Daniels sarà in grado di offrirci, tra molto tempo. Perché, ricordiamolo, se lo sciopero WAG è quasi terminato, è ancora attivo quello degli attori. E non ci possono essere film o serie tv senza interpreti, come non ci saranno storie da raccontare senza copioni validi. Due facce della stessa medaglia. Non ci resta che attendere eventuali sviluppi di questo nuovo The Office 2.0.
