Lego è un brand che ha accompagnato l’infanzia di tantissimi di noi: quante costruzioni, fantasiose o comuni, abbiamo realizzato. E, con il passare degli anni, il colosso delle costruzioni di stampo danese ha espanso la sua attività anche con linee tematiche di giocattoli ispirate a lungometraggi animati, ad esempio: Harry Potter, Indiana Jones, Batman, Star Wars. Un giro d’affari non indifferente, ma anzi, in continua evoluzione.
Un’evoluzione che passa non solo dal carattere puramente legato al mondo finanziario, ma anche eco sostenibile. Difatti, Lego ha cercato più volte e in diversi modi di trovare un’alternativa più green riguardo la produzione dei mattoncini di fama mondiale. Difatti, nel 2021, il colosso danese ha annunciato che stava lavorando ad una ricerca sulla possibilità di utilizzare il polietilene tereftalato per produrre le piccole costruzioni. Ma, a quanto sembra, Lego ha interrotto il progetto.
Impossibile svolta green per Lego?
Se l’utilizzo del polietilene tereftalato avesse funzionato, l’azienda avrebbe potuto sostituire l’acrilonitrile butadiene stirene (ABS) a base di petrolio, attualmente utilizzato per la creazione dei pezzi. Perché non continuare con l’ABS? Il motivo è presto detto: il forte impatto ecologico. Per produrne 1 kg, è necessario impiegare circa 2 litri di petrolio. Si capisce bene come Lego, la cui produzione dei mattoncini si attesta sui 20 miliardi l’anno, stia sperimentando nuove forme di produzione.
Ma purtroppo, l’azienda ha dichiarato al Financial Times che la plastica Pet causerebbe maggiori emissioni di carbonio nel corso della vita del prodotto, dal momento che ha bisogno di ingredienti extra che le garantiscano sicurezza e durata, nonché di grandi quantità di energia per lavorazione e asciugatura.
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Secondo quanto riportato da Niels Christiansen, amministratore delegato di Lego ai microfoni del Financial Times: “Si spera ci sia un «materiale magico» per risolvere i problemi di sostenibilità. Abbiamo testato centinaia e centinaia di materiali. Non è stato possibile trovare un materiale del genere.”
Lego cercherà invece di migliorare l’impronta di carbonio dell’Abs e, in generale, di trovare un materiale a basso impatto ecologico. A sostegno di questo obiettivo, il colosso danese triplicherà l’investimento nella sostenibilità entro il 2025 e di utilizzare imballaggi realizzati solo ed esclusivamente con materiali di origine sostenibile e rinnovabile.