Dragon Ball, il re degli shonen, serializzato su Weekly Shonen Jump dal 1984 al 1995, raccolto in 42 tankobon editi dal colosso Shueisha, adattato in due serie anime canoniche di successo mondiale, è ancora oggi un franchise in costante movimento.
Il peso storico e culturale dell’opera di Akira Toriyama è oggi incalcolabile. Mangaka di grande successo come Eiichiro Oda e Masashi Kishimoto hanno dichiarato di essersi ispirati all’opera di Toriyama. Dalle colonne di Anime News Network il critico Jason Thompson lo ha definito “lo shonen più influente degli ultimi trent’anni”.
Dragon Ball ha effettivamente ridefinito un intero immaginario, quello del battle shonen. Dal 2015 è inoltre in corso di serializzazione, sulle pagine di V Jump, un interquel chiamato Dragon Ball Super realizzato da Toyotaro con la supervisione di Toriyama, i cui primi archi narrativi sono stati adattati in una serie anime andata in onda su Fuji TV fino al 2018. Si avvicina il quarantennale di Dragon Ball. Sono più di 5 anni che l’anime di Dragon Ball è fermo. Da più di un anno si susseguono voci su un nuovo progetto animato del franchise, qualcosa di completamente diverso. Più o meno.
Dragon Ball Magic, cosa sappiamo
Circa un anno fa, alcuni leaker più o meno conosciuti all’interno della community come @EmperorBigD, @SupaChronicles, @DBSHype e @oecuf0 hanno iniziato a diffondere rumor a proposito dell’arrivo imminente di un nuovo prodotto animato a tema Dragon Ball. Non si sarebbe trattato della seconda parte di Dragon Ball Super (un adattamento dell’Arco di Moro pare non sia previsto fino al 2025) bensì qualcosa di inatteso: un web anime, diffuso in Rete senza passare per la TV, ambientato anch’esso prima della fine di Dragon Ball Z.
Per circa un anno non ci sono stati aggiornamenti sostanziali, con i leaker che periodicamente aggiungevano piccoli dettagli e provavano a spiegare la mancanza di annunci ufficiali da parte di Toei Animation. Qualche giorno fa, nel corso di una live su YouTube dello stesso @EmperorBigD sono stati diffusi numerosi ulteriori dettagli e smentite alcune voci che circolavano in Rete da quando erano stati diffusi i primi rumor.
Ecco ciò che, stando a queste voci (ripetiamo, ancora non confermate da nessun addetto ai lavori) sappiamo del nuovo progetto, che in teoria dovrebbe essere annunciato ufficialmente il prossimo 12 ottobre al New York Comic-con:
- Il nuovo progetto dovrebbe intitolarsi Dragon Ball Magic;
- I protagonisti saranno Goku e Shin (il Kaioshin dell’Est) trasformati in bambini da un demone il cui nome non è stato ancora rivelato, e viaggeranno di pianeta in pianeta alla sua ricerca per convincerlo a farli tornare adulti;
- Sarà, come già detto, un altro interquel ambientato prima della fine di Dragon Ball Z;
- Oltre ai vecchi personaggi saranno introdotti due nuovi alleati;
- Il character design sarà di Katsuyoshi Nakatsuru mentre della regia della serie si occuperà Aya Komaki;
- Le animazioni saranno perlopiù in 2 D con alcuni passaggi in CGI;
- Verrà rilasciato nella prima metà del 2024 e sarà composto da 14 – 15 episodi della durata di 30 – 40 minuti;
- Sarà diffuso a livello internazionale da Crunchyroll, in quanto licenziatario dei prodotti animati a marchio Dragon Ball fuori dal Giappone.
Dragon Ball Magic, scherzo o realtà?
A nessuno che sia appassionato del franchise sarà sfuggita la somiglianza tematica con il prodotto non canonico Dragon Ball GT, andato in onda dal 1996 al 1997 su Fuji TV. Famoso non soltanto per la premessa narrativa di rendere Goku nuovamente bambino ma anche per l’iconica forma del Super Sayan di Quarto Livello, disegnato proprio dallo stesso Nakatsuru, all’epoca GT raccolse giudizi contrastanti in quanto evidentemente non prodotto dell’ingegno di Toriyama ma simile, da molti punti di vista, a una fan fiction. Tuttavia, col passare degli anni GT si è guadagnato un posto stabile nel cuore degli appassionati e non sono pochi coloro che hanno attesa con ansia il ritorno del Super Sayan di Quarto Livello, avvenuta nel 2018 nell’anime Super Dragon Ball Heroes.
Lo spunto narrativo è molto “anni ‘90”, e anche da questi pochi dati a disposizione il debito con l’esperimento rappresentato da GT sembrerebbe evidente. Il coinvolgimento di Nakatsuru e della Komaki, amata regista di One Piece, ha dato a molti commentatori l’impressione che si trattasse di qualcosa di “troppo bello per essere vero”. La diffusione di presunti screen, palesemente falsi, ha alimentato la diffidenza nei confronti di un progetto apparentemente fuori tempo massimo, rivolto ai nostalgici.
Non si può negare che anche grazie a strategie di questo tipo Dragon Ball sia riuscito ad arrivare ai nostri giorni relativamente in salute, nonostante la sua stella si sia un po’ offuscata. Possiamo dunque affermare con certezza che Dragon Ball Magic sia solo uno scherzo orchestrato da dei ragazzi su Twitter? Ovviamente no. C’è da attendere solo pochi altri giorni. Se il 12 ottobre Toei annuncerà qualcosa di diverso da questo fantomatico Magic, sarà lecito immaginare che sia stata tutta una fantasia di alcuni leaker cui il fandom ha dato troppo peso. Intanto il web si è scatenato, fra meme e critiche aprioristiche a un progetto di cui al momento sappiamo spaventosamente poco.