Da quanto rivelato nelle ultime ore, sembra che Microsoft riuscirà a portare a termine l’acquisizione di Activision Blizzard per 68,7 miliardi di dollari nel corso del prossimo mese grazie ad un accordo che elimina le preoccupazioni della CMA britannica riguardo al cloud gamig.
Microsoft ha deciso infine di scendere a patti garantendo che i diritti del cloud gaming di tutti i giochi di Activision Blizzard verranno separati e venduti a Ubisoft. In questo modo anche se Microsoft potrà comunque utilizzare tali titoli sul proprio servizio di gioco in cloud dovrà comunque rivolgersi a Ubisoft e fare un’offerta per quei diritti come farebbe qualsiasi altro concorrente del settore. Oltre a questo non potrà impedirne l’accesso ad altri servizi.
La CMA era preoccupata proprio che il potenziale della transazione potesse escludere la concorrenza dal nascente mercato del cloud gaming e sembra essere soddisfatta dall’ultima proposta ricevuta: “La previa vendita dei diritti di cloud gaming stabilirà Ubisoft come un importante fornitore di contenuti per i servizi di cloud gaming, replicando il ruolo che Activision avrebbe avuto sul mercato come giocatore indipendente”.
Microsoft trova l’accordo con la CMA, i diritti cloud gaming andranno a Ubisoft
La decisione della CMA è al momento provvisoria e per l’approvazione finale si dovranno attendere gli ultimi ritocchi da parte di Microsoft ma ormai sembrerebbe praticamente certa. Per la conferma definitiva basterà semplicemente aspettare un comunicato della CMA che arriverà entro il 18 Ottobre, data di scadenza definita dalle due aziende coinvolte.
Sembra proprio quindi che l’azienda fondata da Bill Gates e Paul Allen diventerà padrona di Call of Duty, World of Warcraft, Candy Crush e molti altri titoli importanti entro le prossime settimane e può iniziare a pensare concretamente all’aggiunta dei giochi di Activision Blizzard nell’Xbox Game Pass.
La decisione di cedere i diritti cloud a Ubisoft potrebbe sembrare una sorpresa ma indica anche quanto gli acquirenti siano convinti del potere di tutti quei titoli che non sono rilevanti per il gioco in cloud, soprattutto quelli mobile di King, e soprattutto indica potenzialmente che c’è ancora insicurezza su un settore che fino a questo momento non ha incontrato un particolare successo come invece si aspettava una buona parte dell’industria videoludica.
“Siamo incoraggiati dagli sviluppi positivi nel processo di revisione della CMA” ha affermato Brad Smith, presidente di Microsoft, in un post su X continuando con “Abbiamo presentato soluzioni che pensiamo risolvano completamente le ultime preoccupazioni della CMA riguardo allo streaming in cloud dei giochi, continueremo a lavorare per ottenere l’approvazione e chiudere l’accordo prima della data di scadenza del 18 Ottobre”.