Il mondo dei videogiochi è sempre in fermento, ma pochi titoli possono suscitare l’entusiasmo e l’hype generale come Final Fantasy VII Rebirth, seguito di Final Fantasy VII Remake (2020) e il secondo di una trilogia intenzionata ad approfondire ed estendere il videogioco originale per PlayStation Final Fantasy VII, del 1997.
Annunciato ormai qualche mese fa, è finalmente giunto tra le mani degli uffici stampa di tutto il mondo per una prima prova in anteprima che – anticipiamo – promette di superare ogni aspettativa. In questo articolo, ci immergeremo nei dettagli e nelle impressioni della demo anticipata di una saga che ha cambiato per sempre il panorama dei JRPG.
La nuova, vecchia epicità
L’originale Final Fantasy VII è riconosciuto come un classico senza tempo che ha catturato i cuori di milioni di giocatori in tutto il mondo. Quasi un quarto di secolo dopo, Square Enix ha dato vita a un remake che promette di far rivivere l’epica storia di Cloud Strife e la lotta contro la malvagia Shinra Corporation con una grafica e una tecnologia all’avanguardia, e con una distribuzione avvenuta a cavallo tra PlayStation 4 e PS5.
Combinando l’azione in tempo reale con elementi strategici e di gioco di ruolo, il nuovo capitolo della saga è ambientato immediatamente dopo gli eventi di FFVII Remake: nei panni di Cloud e di un roster di personaggi che comprende il gruppo eco-terroristico AVALANCHE, la narrazione prevede un viaggio attraverso il Pianeta per impedire alla megacorporazione Shinra di sfruttare la sua essenza vitale, il Lifestream, come fonte di energia, e per sconfiggere l’ex soldato d’elite Sephiroth, che intende diventare un tutt’uno con il Pianeta per ottenere un potere maggiore.
La prima cosa che emerge anche dai trailer del titolo è che Final Fantasy VII Rebirth è un capolavoro visivo. I dettagli dei personaggi, le ambientazioni e gli effetti speciali sono mozzafiato, e la città di Midgar, in particolare, è resa in modo così realistico che sembra quasi di camminare per le sue strade piene di vita.
Il sistema di combattimento rinnovato
Entrando nel vivo della demo collaudata, è opportuno specificare sin da subito che Final Fantasy VII Rebirth presenta un gameplay con approccio ibrido che combina elementi di azione in tempo reale con il classico sistema a turni.
Durante gli scontri, è possibile controllare direttamente Cloud e altri due membri del gruppo (pre-selezionati), sferrando attacchi di base e utilizzando abilità speciali – è anche possibile mettere in pausa l’azione per pianificare strategie più complesse e prendere decisioni tattiche.
Questa combinazione di azione frenetica e strategia tattica rende i combattimenti coinvolgenti ed emozionanti. È un omaggio al passato, ma allo stesso tempo è una rivoluzione che porterà nuovi giocatori a innamorarsi della serie.
Narrativa ampliata
La demo ha previsto la prova di due distinti momenti di gioco. Prima, in una fase iniziale, è stato possibile utilizzare sia Cloud che Sephirot per la prima volta nella saga, unendo le forze per combattere mostri di ogni tipo, cercando di comprendere il male che affligge il pianeta. Di fatto, una delle promesse più ambiziose di Final Fantasy VII Rebirth è quella di ampliare la narrazione e dare maggiori approfondimento ai personaggi.
La seconda parte della demo, situata in una nuova area di gioco, ha permesso di sviluppare al meglio le interazioni tra i membri del gruppo: in particolare tra Cloud, Tifa e Aerith e Barrett, che sono più dettagliate e coinvolgenti che mai. Le conversazioni sono scritte con cura, e i dialoghi offrono nuove sfaccettature dei personaggi che i fan apprezzeranno senz’altro. Inoltre, alcune sequenze cinematiche sono state estese e arricchite con nuovi dettagli per offrire una comprensione più approfondita della storia.
La parte di demo che prevede l’impiego di Cloud e Sephirot introduce il giocatore a una nuova modalità di combattimento: l’abilità Sinergia. Impiegata alla fine di uno scontro importante o di una boss fight, consente ai personaggi coinvolti di unire le forze in un unico e devastante colpo di grazia.
Esplorazione e Side Quest
Durante la prova in anteprima è stato anche possibile esplorare alcune delle aree di gioco al di fuori della trama principale. Square Enix sembra aver lavorato duramente per creare un mondo ricco e vibrante, pieno di dettagli e segreti da scoprire.
Le side quest sono tornate in tutto il loro splendore, e mentre alcune sono legate alla storia, molte offrono sfide e personaggi indipendenti da esplorare, aggiungendo ulteriore profondità al mondo di Final Fantasy VII Rebirth e offrendo ai giocatori molte ore di gioco extra.
In attesa di Final Fantasy VII Rebirth
La prova in anteprima di Final Fantasy VII Rebirth è stata un’esperienza straordinaria che ha superato le aspettative più rosee. Square Enix ha dimostrato di avere un profondo rispetto per l’opera originale, ma allo stesso tempo il coraggio di innovare e aggiornare il gioco per l’era moderna.
Con una grafica sbalorditiva, un sistema di combattimento coinvolgente e una narrazione ampliata, sembra che Final Fantasy VII Rebirth sia destinato a diventare uno dei giochi più importanti e memorabili del 2024. I fan che non vedono l’ora di immergersi completamente in questo mondo fantastico hanno tutte le ragione per contare ogni minuto che li separa dall’uscita del gioco, prevista in esclusiva per PlayStation 5, il 29 febbraio 2024.
Preparatevi a tornare a Midgar e a vivere un’avventura che rimarrà nei vostri cuori per molti anni a venire – quantomeno fino all’uscita del terzo e ultimo capitolo della trilogia. Final Fantasy VII Rebirth è destinato a essere un capolavoro, e sarà sicuramente un titolo da non perdere per tutti, sia per i fan di vecchia data che per i neofiti della saga.
