Una famiglia della Carolina del Nord ha fatto causa a Google questo martedì a causa della morte di Philip Paxson. Secondo la denuncia sporta dagli avvocati della famiglia, Google Maps avrebbe dato delle indicazioni che avrebbero portato l’uomo attraverso un ponte distrutto, causando la sua morte.
Il padre quarantasettenne stava tornando a casa dalla festa di compleanno per i nove anni di sua figlia il 30 settembre 2022 sulla sua Jeep Gladiator, quando Google Maps gli suggerisce un percorso attraverso un ponte collassato nel 2013.
La famiglia si era appena trasferita in Carolina del Nord dalla Florida e, non conoscendo il posto, si era affidata alle indicazioni dell’applicazione di Google.
Gli avvenimenti e la risposta di Google
La denuncia, sporta da Alicia, la vedova del defunto, riporta che “le indicazioni di Google Maps hanno fuorviato il marito portandolo alla sua morte“. La suocera di Paxson scrive su Facebook che il genero “stava seguendo le indicazioni del GPS che lo hanno condotto verso una strada in cemento e ad un ponte che portava a strapiombo in un fiume”, aggiungendo che il ponte era stato distrutto 9 anni prima e mai riparato, oltre che a non avere nessun tipo di barriere o segnali di pericolo.
Questa affermazione è confermata dalla polizia di Stato intervenuta sul luogo dell’incidente per recuperare il corpo, riferendo che l’auto di Paxson ha attraversato il margine non recintato del ponte, precipitando per circa 6 metri. Nella denuncia viene anche evidenziato come la morte dell’uomo sia stata presumibilmente causata dal mancato aggiornamento delle mappe.
LEGGI ANCHE: GOOGLE ACCUSATA DI MONOPOLIO, INIZIA IL PROCESSO CHE FARÀ LA STORIA
Nella causa sono presenti anche altri imputati: Tarde, LLC, James Tarlton, e Hinckley Gauvain, LLC, i proprietari del ponte distrutto. Già quattro anni prima della tragedia gli abitanti di Hickory hanno chiesto che la strada venisse riparata o segnalata, ma le loro richieste non sono state ascoltate. Allo stesso modo, anche Google ha ricevuto varie richieste dagli utenti, inascoltate, per segnalare la strada chiusa nell’applicazione.
José Castañeda, un portavoce del colosso americano, manifesta le condoglianze alla famiglia, aggiungendo che il loro obiettivo è di “fornire informazioni accurate sul percorso su Maps” e che stanno esaminando la causa.
Fonti: Gizmodo, Phone Arena