Col nuovissimo capitolo di Boruto: Two Blue Vortex abbiamo visto proseguire l’attacco dei Claw Grime a Konoha mentre i ninja più giovani cercano di difendere il villaggio. I Jonin adulti e l’Hokage sono ancora assenti, con grande disappunto di tanti appassionati, ma abbiamo potuto avere un assaggio dell’evoluzione dei poteri di Sarada e Boruto.
Boruto, in particolare, è riuscito a tagliare la coda a diversi Claw Grime sotto gli occhi di uno stupito Code che non si aspettava che l’Uzumaki potesse migliorare così tanto nel giro di soli tre anni. Pare che i due avranno un breve dialogo, anche se per leggerlo interamente dovremo aspettare l’uscita ufficiale del capitolo su MangaPlus la prossima settimana.
L’elemento più rilevante delle ultime pagine del capitolo, comunque, è la nuovissima tecnica sfoggiata da Boruto e sviluppata durante gli anni che ha passato lontano da casa ad allenarsi assieme a Sasuke: una nuova versione del Rasengan, chiamato Uzuhiko Rasengan, del quale possiamo intuire la funzione.
Il nuovo Rasengan pare circondare l’utilizzatore di Chakra in modo da creare un vero e proprio scudo in grado di respingere ogni attacco. Il Chakra che circonda l’utilizzatore è naturalmente modificato in base alla natura del vento, altrimenti non sarebbe in grado di fornire protezione.
Ad aiutare Boruto a sviluppare questa tecnica è stato sicuramente Sasuke, e il motivo è che effettivamente abbiamo già visto una tecnica simile venire utilizzata proprio dall’Uchiha. All’inizio della seconda parte di Naruto, durante l’incontro tra il Team Kakashi guidato da Yamato e Sasuke al covo di Orochimaru, quest’ultimo utilizza il Mille Falchi a scopo difensivo, emettendo il chakra modificato con la natura del fulmine dal proprio corpo in modo da respingere i nemici senza fare alcun movimento.
Questa nuova variante del Rasengan costituisce dunque una simpatica strizzata d’occhio al passato e un ulteriore modo di Kishimoto di sottolineare il fatto che nonostante sia il figlio di Naruto, Boruto ha uno stile molto più simile a quello di Sasuke che non a quello del padre. A questo punto non ci rimane che chiederci cosa altro il ragazzo avrà appreso dal maestro in questi tre anni di intenso allenamento.