Anakin è finalmente tornato a essere “buono” su Star Wars? Quand’è stata l’ultima volta che ci siamo dispiaciuti per Anakin Skywalker? Prima dei film prequel, la catarsi del sacrificio di Anakin (e quindi la sua redenzione) era per lo più simbolica. Quarant’anni fa, quando “Il ritorno dello Jedi” uscì nelle sale, Anakin Skywalker non era un personaggio ma un’idea.
Luke doveva perdonare suo padre per evitare il Lato Oscuro, ma ancora nessuno pensava e si metteva nei panni di Anakin come persona, fino al 1999 con “La minaccia fantasma”. Da quel momento in poi, è stato difficile capire cosa provare per lui.
Con l’episodio 5 di Ahsoka, “Guerriero dell’Ombra”, Star Wars sembra aver finalmente capito come rielaborare Anakin fino a farlo diventare una persona completa, in carne e ossa. Così facendo, ha realizzato l’unica cosa che i prequel non sono mai riusciti a fare. Facciamo un piccolo avviso per gli spoiler da questo momento in poi.
L’importanza dell’episodio di Star Wars
Nonostante la confusione generale nell’episodio (in particolare, la vera “lezione” del fantasma Anakin non è chiara), il semplice fatto di vedere Hayden Christensen interpretare Anakin in queste situazioni è una rivelazione. Non è un Anakin che si lamenta della sabbia o di Obi-Wan, così come non sta cercando di nascondere il fatto che sua moglie è incinta. Invece, nella scena del flashback, Anakin è affascinante, umile e complessivamente più umano di quanto non lo sia riuscito a essere nei prequel.
Sebbene l’episodio dunque faccia di tutto per non spiegare se stesso (una decisione strana, considerando quanto sia necessaria la conoscenza approfondita di Star Wars per seguire Ahsoka), riesce a fare una cosa giusta: il duo animato di Anakin e Ahsoka di “The Clone Wars” si fonde finalmente con le loro controparti in carne e ossa. In “The Clone Wars”, Anakin era molto più gioviale e diretto che in “L’attacco dei Cloni” e “La vendetta dei Sith”, insomma le guerre dei cloni tendevano a mostrarlo al meglio, o almeno non al massimo della sua tragicità. Invece, i due film di Star Wars, ci hanno mostrato i giorni e i lati peggiori di Anakin.
Il flashback mostra la piccola Ahsoka e Anakin combattere durante la Battaglia di Ryloth, nella prima stagione di “The Clone Wars”. Anakin sfoggia l’armatura da battaglia indossata dalla sua controparte animata e cerca di impegnarsi al massimo per essere un buon insegnante. Ahsoka, in questo flashback, è letteralmente una bambina ed è un tocco importante, poiché il cartone animato appunto è un cartone animato, ed è quindi facile perdere di vista il fatto che Ahsoka era molto giovane durante le Guerre dei Cloni. La realizzazione di questo flashback in live-action non solo fa apparire Anakin più concreto e ben strutturato, ma rende anche più pesante il viaggio di Ahsoka. È giovane e impressionabile, e sta imparando.
I fan più accaniti di Star Wars possono discutere quanto vogliono, su quanto siano grandiose le serie animate, e avrebbero ragione, ma quando si tratta di un personaggio fondamentale come Anakin Skywalker, il live-action avrà sempre un peso maggiore nella coscienza culturale. Vedere Hayden che interpreta Anakin in questo modo rafforza notevolmente la nostra sensazione di che tipo di persona fosse prima di passare al Lato Oscuro.
A un certo punto Ahsoka si arrabbia con lui perché sta scherzando, il che è un piccolo ma meraviglioso dettaglio. Nei prequel tutti guardavano Anakin dall’alto in basso e il pubblico era consapevole della sua imminente rovina. Ma Ahsoka lo ammirava. In queste scene, Hayden Christensen ha potuto interpretare Anakin nel modo in cui molti di noi volevano vederlo nei prequel: come un eroe.
George Lucas ha corso un rischio enorme quando ha deciso di realizzare i prequel e di raccontare la caduta di Anakin Skywalker. Quei film ci raccontano perché Anakin è caduto in disgrazia ed è diventato Darth Vader, ma raramente lo abbiamo visto essere così piacevole. Ma per un momento, abbiamo visto Anakin attraverso gli occhi di Ahsoka. E questa volta, sembrava davvero il Prescelto.