Google ha appena rilasciato una nuova funzione per il “proofreading” dei messaggi sulla tastiera Gboard basata sull’intelligenza artificiale generativa. Questa opzione, disponibile per tutti i possessori di Android partecipanti alla beta della Gboard versione 13.4, rientra tra i nuovi strumenti basati sull’IA presentati da Google durante la presentazione degli sviluppatori I/O 2023.
Si tratta dell’ennesima iniziativa per migliorare la strumentazione a disposizione degli utenti che va ad aggiungersi anche ai recenti rumors sulla possibile introduzione delle reaction su Gmail, verso un futuro in cui l’azienda potrà garantire a chi usa i suoi software una personalizzazione maggiore, aiuti costanti per semplificare le operazioni quotidiane e anche un pizzico di funzionalità secondarie familiari e presenti in altre applicazioni.
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Google apre le porte alle IA su tastiera Gboard
La nuova funzionalità, chiamata “Proofread with Gboard“, permetterà agli utenti di revisionare il testo in per trovare errori grammaticali o di ortografia grazie a una AI generativa sviluppata appositamente.
Sulla tastiera comparirà un prompt con la dicitura “Fix it” e il simbolo dell’AI, seguito da un pop-up con la spiegazione della funzione: “Il testo da revisionare verrà inviato a Google e processato per creare suggerimenti su grammatica e scrittura”.
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Toccando su “Proofread” nell’apposita barra delle funzioni, permetterà alla IA di processare il testo e di offrire suggerimenti per migliorare la scrittura correggendo gli errori, ad esempio aggiungendo la punteggiatura. La funzione “Fix it“, invece, appare nella barra insieme ai suggerimenti e quando utilizzata correggerà automaticamente gli errori rilevati.
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Un altro aspetto importante è come l’algoritmo riconosca il registro utilizzato, quindi a seconda che si tratti di un testo informale o formale, verranno forniti suggerimenti adatti alla situazione. L’utente potrà anche suggerire delle modifiche alla AI, che verranno impiegate per migliorare i suggerimenti mostrati in futuro.
Se questa è la strada intrapresa dal colosso americano, possiamo notare un enorme passo in avanti in quello che era il non molto affidabile correttore automatico. In questo modo piccoli errori o sviste potranno essere risolti in pochissimo tempo, anche se è ancora da scoprire come gestirà l’enorme flusso di dati tra server e utenti per processare le informazioni.
Fonti: 9to5G, The Tribune
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