Apple ha presentato due fa giorni i nuovi iPhone 15, insieme a Watch Ultra 2 e Watch Series 9. La novità principale è stata la USB-C: dopo 11 anni gli iPhone hanno salutato la porta Lightning, in favore del connettore unico. L’azienda ha anche aggiornato i suoi prodotti in listino, e ad oggi la Lighting è rimasta su iPhone 14, iPhone 13, iPad 9a Generazione, iPhone SE 3a Generazione e le AirPods 2a/3a Generazione.
Ma a far parlare di sé durante la presentazione è stato l’A17 Pro: il nuovo processore degli iPhone 15 Pro, il primo chip mobile a 3nm. A stupire tutti è stata la potenza dell’inedito processore, capace di supportare titoli AAA come Death Stranding, Assassin’s Creed: Mirage e i più recenti Resident Evil. Con l’arrivo dei nuovi iPhone possiamo saggiare le capacità di questo A17 Pro: i primi benchmark mostrano una potenza superiore rispetto alla concorrenza Android.
I primi benchmark di iPhone 15 Pro
Le specifiche del chip dei nuovi iPhone 15 Pro le conoscevamo già da tempo. Nelle ultime ore un benchmark realizzato su Geekbench 6 non ha fatto che confermarle. Com’è emerso, l’A17 Pro è composto da CPU 6-Core che toccano i 3.77 GHz, suddivisi tra 2 perfomance core e 4 efficiency core. A fianco di questo benchmark ci sono le specifiche date dalla stessa Apple: per esempio, sappiamo che la GPU è composta da 6-Core, mentre la NPU da 16-Core promette prestazioni 2 volte migliori rispetto alla precedente generazioni.
Il benchmark di Geekbench 6 conferma un altro dato: gli iPhone 15 Pro e 15 Pro Max avranno 8 GB di RAM (mentre iPhone 15 e 15 Plus avranno ancora 6 GB di RAM, come affermato da “Macrumors”). Un dato incerto fino alla presentazione dell’altro giorno, visto che i rumor per mesi hanno fornito informazioni contrastanti sulla RAM dei nuovi iPhone 15.
Ad ogni modo, come accennato, i dati di Geekbench 6 evidenziano due dati: il primo è la superiorità dell’A17 Pro sull’attuale processore top di gamma del mondo Android, il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2. Il secondo è l’effettivo miglioramento del 10% di potenza rispetto ad A16 Bionic, il chip presente sugli iPhone 15 e 15 Plus e su iPhone 14 Pro e 14 Pro Max (percentuale dichiara dalla stessa Apple).
Confrontando i dati dell’A17 Pro con la concorrenza Android, ci si accorge di come la CPU di iPhone 15 Pro abbia prestazioni migliori del 54% in single-core rispetto allo Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy, e del 44% in multi-core (si tratta della versione del chip Qualcomm presente sui Samsung Galaxy S23, Galaxy Z Fold 5 e Galaxy Z Flip 5). Anche confrontando l’A17 Pro con la prossima generazione Qualcomm non cambiano molto le percentuali.
Nei mesi scorsi sono infatti emersi i primi benchmark Geekbench 6 dello Snapdragon 8 Gen 3, che evidenziano una potenza in single-core e multi-core inferiore all’A17 Pro (ma in multi-core supera e fa meglio dell’A16 Bionic). Vediamo infine i dati di Geekbench 6 di tutte le CPU citate:
- Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy: 1878 single-core, 4973 multi-core
- Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3: 2233 single-core, 6661 multi-core
- Apple A16 Bionic (GPU 5-Core): 2520 single-core, 6387 multi-core
- Apple A17 Pro: 2914 single-core, 7199 multi-core