Uno dei punti forti di Naruto sono sicuramente i suoi personaggi. Sin dai primi volumi del manga Masashi Kishimoto riesce a delineare tanto i protagonisti quanto i personaggi secondari, creando delle personalità realistiche, piene di sfaccettature e in grado di farci affezionare immediatamente alla loro storia e alle loro vicende.
Tra centinaia di personaggi però è inevitabile che alcuni si rivelino meno approfonditi di altri e, soprattutto alla fine, numerosi appaiono abbandonati a loro stessi. Ecco perché oggi abbiamo deciso di soffermarci proprio su questi shinobi del mondo di Naruto, chiedendoci quali siano quelli maggiormente meritevoli di uno spin-off.
Piccola avvertenza prima di iniziare: l’articolo conterrà leggeri spoiler riguardo la storia dei personaggi presenti nella lista. Detto questo, iniziamo subito!
Gai Maito
Gai è un personaggio che fin troppo spesso è passato in sordina, tanto all’interno di Naruto quanto nel cuore degli appassionati, e che solo negli ultimi volumi è riuscito a brillare come merita, rivelando come dietro quell’aura di apparente comicità perenne ci fosse in realtà un ninja serio e determinato, un potente shinobi in grado di caricarsi sulle spalle il peso di tutti i suoi compagni e persino di un intero paese.
Uno spin-off su Gai e sulla sua crescita, in questo senso, ci avrebbe aiutato ancora di più a capire come si è formato quel ninja così straordinario che abbiamo potuto ammirare durante la Guerra e avrebbe rappresentato un’incredibile aggiunta al già fantastico percorso del personaggio nel manga.
Sakumo Hatake
Il padre di Kakashi è uno dei personaggi più discussi all’interno del manga, nonostante di fatto il suo screen-time si limiti a qualche flashback assieme al figlio e una piccolissima apparizione in seguito allo scontro tra Kakashi e Pain.
Sakumo Hatake, anche detto la Zanna Bianca di Konoha, viene sempre descritto come uno degli shinobi più potenti del Paese del Fuoco e dell’intero mondo ninja, capace di tenere testa addirittura ai Tre Ninja Leggendari e di ricevere il rispetto del Quarto Hokage. Purtroppo, però, di lui sappiamo ben poco eccetto ciò che ha portato alla sua fine, ma proprio per questo vederlo in azione all’interno di uno spin-off, anche breve, sarebbe stato tremendamente interessante.
Madara Uchiha
La storia di Madara Uchiha è costellata di vuoti temporali, periodi di cui abbiamo a malapena sentito parlare ma dei quali purtroppo abbiamo potuto vedere ben poco: l’esempio più significativo di ciò riguarda il periodo di tempo in cui Madara fu allontanato dal Villaggio in seguito allo scontro col suo Clan, che desiderava la pace coi Senju.
Assieme a questo, è un crimine il fatto che un personaggio così importante possieda così poca introspezione psicologica tanto nei flashback quanto nell’arco della Grande Guerra Ninja: Kishimoto avrebbe decisamente potuto fare di meglio per lui, e uno spin-off gioverebbe incredibilmente alla sua caratterizzazione.
Killer Bee
Killer Bee debutta poco prima dell’inizio dell’ultima parte del manga e riesce fin da subito a conquistarsi l’affetto dei fan, vuoi per la sua attitudine scherzosa e leggera vuoi perché è forse il personaggio più sopra le righe mai creato da Masashi Kishimoto. Forza portante dell’Ottacoda e rapper “professionista”, Bee riesce ad attirare persone attorno a sé quasi come Naruto ed è soprattutto lui ad insegnare al ragazzo l’importanza di andare d’accordo con il Demone Codato che possiede dentro di sé, piuttosto che a vederlo come una presenza da allontanare a sopprimere.
Leggere uno spin-off, anche breve, sul percorso di Killer Bee e sul modo in cui è venuto a patti col suo essere una Forza Portante avrebbe sicuramente arricchito ancora di più il personaggio.
Shisui Uchiha
Anche Shisui, come Sakumo, è purtroppo vittima del poco screen-time che possiede all’interno della storia di Naruto. Presentatoci durante i flashback di Sasuke come il più temuto del Clan Uchiha, ci viene immediatamente detto che è stato trovato morto in un fiume: non proprio la migliore delle presentazioni, insomma.
Andando avanti purtroppo la situazione non migliora, al punto che eliminando il suo rapporto con Itachi (del quale, comunque, ci viene detto ben poco) il personaggio risulta spoglio, privo di qualsiasi caratterizzazione o introspezione che non si limiti a quegli snodi di trama fondamentali in cui, per forza di cose, occorre parlare di lui.