Settembre è un mese pieno per J-Pop, che tra nuove uscite e conclusioni si sta preparando al Lucca Comics & Games. Già poche settimane fa ha debuttato il primo volume di Re:Zero – The Frozen Bond, di cui era uscito il box completo a fine Agosto: la stessa sorte è ora toccata a Hina Change, prima serie di Gaku Kajikawa.
La trama, estremamente semplice, racconta la storia di Hina e Ren, due adolescenti amici di infanzia dotati di un potere molto particolare: pronunciando la parola change i due possono scambiarsi di corpo. Tramite questo espediente i ragazzi hanno spesso superato situazioni difficili nel corso della loro infanzia, che fosse aiutandosi a vicenda per compiti o esercizi particolarmente difficili. Crescendo, questa abilità inizierà però a rivelarsi una vera e propria arma a doppio taglio quando Ren farà in modo di scambiarsi di corpo con Hina per avvicinarsi al ragazzo di cui è segretamente innamorato e non corrisposto, finendo anche per approfittare del corpo dell’amica per stare con lui.
Da questa piccola azione, per la quale Ren si sentirà in colpa per tutti i primi capitoli del manga, inizierà una vera e propria discesa nell’oblio da parte dei due adolescenti, che ammasseranno un errore dopo l’altro fino al definitivo crollo.
Hina Change è, prima di ogni altra cosa, un’opera che affronta in maniera neanche troppo sottile e con risvolti evidentemente fantasy la pericolosità delle dipendenze affettive e di come queste, se non vengono affrontate, crescendo possono distruggere la vita delle persone coinvolte: Hina farebbe di tutto per rimanere accanto a Ren, persino annullare se stessa e rinunciare alla sua vita e Ren, troppo concentrato su di sé per vedere le problematiche dell’amica d’infanzia, lascia che la situazione vada sempre di più alla deriva perché è troppo preso dalla sua relazione con Makoto.
Anche la relazione tra Ren e Makoto, comunque, non è altro che una menzogna fondata sull’inganno dei due amici d’infanzia, prova del fatto che i rapporti malsani coinvolgono non solo i diretti interessati, ma anche tutte le persone che stanno attorno ai due, persino gli sconosciuti.
Hina Change, in maniera del tutto inaspettata vista la premessa che potrebbe sapere di “già visto” riesce immediatamente a catturare i lettori, quasi travolgendoli nello stesso vortice dei protagonisti e costringendoli a divorare i tre volumi che compongono l’opera per scoprire come andranno a finire le vicende.
Il finale non è eccessivamente negativo ma neanche troppo rose e fiori (come accade spesso per questo genere di opere) e l’ho trovato perfettamente adeguato al tono dell’opera: raramente sono riuscita a leggere capitoli finali che mi lasciassero con un tale senso di soddisfazione, in grado di lasciare una bella sensazione dal retrogusto agrodolce visto quanto accaduto nei capitoli precedenti.
