Si da tempo che la serie Netflix di One Piece adatta sul piccolo schermo i primi capitoli del manga, quelli che fanno parte della saga dell’East Blu (o, in italiano, Mare Orientale). I lettori dell’opera cartacea, però, si saranno accorti che negli episodi sono presenti molte citazioni ed “easter egg” che rimandano a capitoli molto successivi a questo arco narrativo. Un esempio è il libro di Noland il bugiardo, basato sulla vita di Montblanc Noland: ma chi è questo personaggio?
La triste storia di Montblanc Noland il bugiardo
Il sesto episodio della serie live-action è incentrato sull’incontro di Sanji con Zef, con il loro naufragio su uno scoglio in mezzo al nulla. Ma Lo chef e lo sguattero lascia spazio anche agli altri Mugiwara: in particolare, a Roronoa Zoro che è ancora privo di conoscenza dopo lo scontro quasi mortale con Dracula Mihawak.
Mentre è nel suo letto, Nami gli legge una storia: quella di Noland il bugiardo.
In un altro Paese, nel Mare Settentrionale, c’era un ammiraglio di Montblanc Noland. Le sue storie erano così piene di grandi avventure che sembravano bugie.
Noland disse al suo re che trovò una città d’oro. Ma quando il re venne a reclamare il tesoro la città era sparita e molti soldati del re morirono durante il viaggio.
Noland fu condannato a morte ma continuò a mentire al suo re dicendo che la città d’oro era affondata in mare. E anche se nessuno gli credeva, lui non smise mai di mentire fino alla morte
Questa breve scena e il libro sono una citazione ad eventi del manga molto successivi alla saga del Mare Orientale. Bisogna scorrere molte pagine e arrivare alla saga di Skypiea, al capitolo 227: intitolato proprio Noland il bugiardo. Ed è qui che Nami trova un libro “molto vecchio” che racconta la storia del povero Noland.
Purtroppo non è un racconto totalmente inventato: si basa sulla vita di Montblanc Noland, che risale a quattrocento anni prima del manga. Il suo nome deriva dal Montblanc o Monte Bianco: un dolce alle castagne che conosciamo molto bene in Europa (e non a caso Noland ha una castagna in testa). Ammiraglio del regno di Lyneel, il “vero” Noland era un’abile esploratore. Un giorno capitò nei suoi viaggi sull’isola di Jaya, abitata dalla popolazione degli Shandia. All’inizio ci fu incompresione tra l’ammiraglio e la tribù, visto che Noland aveva ucciso un serpente considerato da loro sacro.
Ma dopo aver fatto amicizia con un abitante di Jaya, Calgara, e dopo aver aiutato gli Shandia a debellare una malattia che li stava piagando da anni, la popolazione e Noland divennero grandi amici. Dopo i festeggiamenti, gli Shandia mostrarono all’ammiraglio la città d’oro di Jaya: uno spettacolo per gli occhi. Purtroppo Noland cadde in disgrazia tra la popolazione. Avendo capito che la mattia era causata da delle piante, egli provvide a tagliarle con la sua ciurma. Ma si trattava di alberi sacri: persa l’amicizia della popolazione e di Calgara, Noland fu costretto a lasciare l’isola.
Tornato dal re di Lyneel, l’ammiraglio gli raccontò la sua storia e lo volle condurre alla città d’oro. Ma dopo mille peripezie, navi affondate e perdite tra la flotta, giunti sul posto della città e degli Shandia non vi era più traccia spariti. Considerato un impostore, Montblanc Noland venne condannato a morte: da quel momento divenne il bugiardo per antonomasia
La verità si scoprì anni dopo: Noland non era di certo un bugiardo, come abbiamo visto. Disgraziatamente l’ammiraglio non sapeva che Jaya era stata proiettata in cielo dalla Knock Up Stream, poco tempo dopo che aveva lasciato l’isola. Luffy e i suoi amici scoprirono la sua storia e rinvenirono la città d’oro a Skypeia. Il buon nome di Montblanc Noland venne rivalutato e i suoi discendenti poterono tornare a vivere in pace, e non più in disgrazia.
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